La fontana del Nettuno tornerà a brillare

Anche nuove luci nella seconda fase del progetto di valorizzazione dell’opera di Nicolò Pacassi
Bumbaca Gorizia 22_12_2017 Accensione fontana Pacassi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22_12_2017 Accensione fontana Pacassi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Moderne luci subacquee perfezioneranno a breve la “rinascita” della Fontana del Nettuno in Piazza Vittoria. La Giunta comunale ha infatti appena approvato il progetto esecutivo per la fase 2 dei “Lavori di straordinaria manutenzione per il ripristino funzionale della Fontana del Nettuno”, elaborato dagli architetti Elisa Trani e Sergio Taccheo. La spesa complessiva è di 59.500 euro, comprendenti varie voci dove spiccano, oltre ai lavori agli impianti elettrici e idraulici (da circa 14 mila euro), anche le opere edili di perfezionamento della struttura (per un costo di poco meno di 20 mila euro). In tutto il cantiere durerà più o meno un mesei, una volta aperto. Il piano prevede, nel dettaglio, un intervento di manutenzione degli elementi lapidei del gruppo scultoreo (attraverso operazioni puntuali di restauro conservativo) e della vasca d’acqua, con un ripristino dell’effetto illuminotecnico basato sul rifacimento completo dell’impianto elettrico. La conservazione degli elementi scultorei prevede, ad esempio, di eliminare i residui organici che si sono depositati su questa struttura soggetta al tempo e alle intemperie, come i residui carboniosi o i licheni. Oltre alla pulitura sarà necessaria anche una stuccatura in diverse sezioni della fontana e l’applicazione di soluzioni protettive. Per quanto riguarda l’aspetto scenografico, si prevede l’installazione di luci a led subacquee che faranno risaltare i tritoni, le nereidi e i putti visibili nella parte aerea della scultura. L’effetto dovrebbe risultare particolarmente suggestivo, dato che i getti d’acqua saranno illuminati ad arte. Il progetto è stato finanziato dopo anni di richieste da parte dei cittadini in merito al ripristino dell’acqua nella fontana, avvenuto poi effettivamente nel dicembre scorso. L’obiettivo del “nuovo corso” è di permettere il funzionamento della fontana per 365 giorni all’anno, per 19 ore al giorno (dalle 8 del mattino fino alle 3 di notte). In teoria non erano previsti stop di fronte alle temperature più rigide, ma in pratica in febbraio si è assistito al congelamento dei getti d’acqua. In ogni caso, l’effetto suggestivo è rimasto come l’antica storia di quest’opera simbolo della città, realizzata dallo scultore padovano Marco Chiereghin nel 1756, con l’interessamento del giudice e rettore Francesco de Gironcoli e dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. A prosciugarne i rubinetti era invece stata, qualche anno fa, la presenza di alcuni roditori che avevano danneggiato sia l’impianto idraulico che quello elettrico. Da qui l’urgenza per un intervento che, nella fasi appena descritte, è stato affidato a ditte locali come la Gamma impianti di Gorizia e la Ditta Forza 7 di Daniele Fogar – Servizi per la nautica, con sede a Monfalcone. Il tutto approvato dal vigile occhio della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggi del Friuli Venezia Giulia.

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