La guerra dei traghetti “Jadrolinija” sotto attacco

L’armatrice spalatina “Lnp” lancia accuse gravi contro la concorrente fiumana Avrebbe intascato abusivamente più di 26 milioni di euro dallo Stato
Traghetto-Liburnija-12-2007
Traghetto-Liburnija-12-2007

di Andrea Marsanich

FIUME

L’accusa è di quelle gravi, destinata ad avere un seguito giudiziario. La direzione dell’armatrice spalatina Linijska nacionalna plovidba, LNP, (Navigazione nazionale di linea in italiano) ha tacciato la fiumana Jadrolinija di avere intascato abusivamente dallo Stato croato la bellezza di 200 milioni di kune, circa 26 milioni e 620 mila euro, sottoforma di dotazioni. Le iniezioni finanziarie a favore della compagnia di Palazzo Adria (di proprietà statale) sarebbero avvenute negli ultimi quattro anni, grazie a Branko Bacic, ex presidente del Comitato di sorveglianza della Jadrolinija, a Mario Babic, a capo del Consiglio di sorveglianza dell’Agenzia per il traffico marittimo costiero di linea e al direttore dell’Agenzia, Ivan Franicevic. La bordata di accuse è partita dal direttore generale della piccola armatrice dalmata (in mano a capitale privato), Antonija Misura, la quale ha dichiarato ai giornalisti che negli ultimi tre anni e con la benedizione del ministero del Mare e Trasporti, Franicevic, Babic e Bacic avrebbero danneggiato in modo sistematico la sua compagnia, affidando illegalmente alla Jadrolinija le concessioni per singole tratte. «Il favoreggiamento della Jadrolinija – ha detto la Misura – è stato confermato dal Tribunale amministrativo croato, il quale ha sentenziato che l’iter per la concessione dei collegamenti Lagosta–Spalato, Lussinpiccolo–Fiume, Lissa–Spalato e Bol di Brazza–Spalato ha violato le disposizioni in materia di concorso pubblico e di ottenimento delle stesse concessioni.

Va rilevato che le decisioni sulle concessioni spettano all’Agenzia per il traffico marittimo costiero di linea. Questo organismo, letto il verdetto del tribunale, ha annullato i contratti di concessione, ma ha lasciato comunque che la Jadrolinija gestisse le quattro tratte, permettendo alla società fiumana, autentico monopolista del mercato, di incamerare i citati 200 milioni di kune». Ma cosa è successo in realtà? A detta della Misura, la Jadrolinija ha ottenuto in concessione le quattro linee con una sola nave, dopo di che i collegamenti sono stati invece mantenuti da altre unità, che però non erano in regola con il concorso. Un altro brutto colpo alla compagnia spalatina si è avuto quando è stata eliminata dalla gara per la concessione della linea Zirje–Sebenico. «Un’ora prima della chiusura del concorso – così la Misura – responsabili del dicastero del Mare e Trasporti ci hanno telefonato per dirci che la nostra domanda era stata bocciata e con spiegazioni del tutto infondate». L’LNP occupa 52 persone ed ha nella sua flotta due traghetti e quattro catamarani. Lungo tutto l’anno mantiene il servizio sulle linee di catamarano Spalato–Solta e Spalato–Brazza e sulla linea ferry Veglia–Arbe. In estate ha la concessione per la linea di catamarano Pola–Lussinpiccolo–Zara e di traghetto Curzola–Zirona. Nei primi sei mesi dell’anno ha avuto aumenti del numero di passeggero superiori a quanto registrato dalla Jadrolinija.

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