La guida alle regole per Pasqua: visite, viaggi, spostamenti, spese fuori comune: ecco cosa si può fare

Governo ha deciso di limitare gli spostamenti nel week end di Pasqua e a Pasquetta introducendo però un elemento di novità: si potrà andare una volta al giorno a casa di amici e parenti all’interno della propria regione 

Zona rossa non soltanto in Friuli Venezia Giulia, ma da domani, sabato 3 aprile,  anche in tutta Italia. La situazione è ancora molto difficile e il Governo ha deciso di limitare gli spostamenti nel week end di Pasqua e a Pasquetta introducendo però un elemento di novità: si potrà andare una volta al giorno a casa di amici e parenti all’interno della propria regione.

Una libertà che fino a oggi non ci era stata concessa in zona rossa e che, leggendo fino in fondo la norma, contiene alcuni limiti legati al numero di persone che si possono spostare.

Uno spazio che ci sarà concesso soltanto per tre giorni: domani, domenica e lunedì. Questa e le altre regole per districarci a dovere nel week end pasquale sono state riassunte in dodici domande e risposte che trovate nelle pagine seguenti. La maggior parte dei testi è tratta dalle pagine web del Governo dove appunto si danno ai cittadini indicazioni precise e affidabili.

È chiaro che questi spiragli concessi per potere vivere in famiglia la Pasqua devono essere intesi con grande responsabilità per non ritrovarci fra una decina di giorni con un nuovo picco di contagi. Sappiamo che nessuno verrà a controllare nelle case i nostri comportamenti, ma questo non vuol dire che potremo dimenticare le indicazioni anti-Covid.
Ancora oggi gli ospedali sono sotto pressione, le terapie intensive sono piene di pazienti che lottano tra la vita e la morte. Non è il momento di perdere di vista l’obiettivo più importante: evitare nuovi contagi e lasciare in sicurezza soprattutto i soggetti più fragili. La svolta è vicina grazie ai vaccini. Serve l’impegno di tutti. —

 

1. Visite in casa. Posso andare da amici e parenti durante la vacanze di Pasqua? 

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile (rispettivamente sabato, Pasqua e Pasquetta) sarà consentito una sola volta al giorno spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
 
Nella giornata del 6 aprile (martedì) tornano in vigore le norme della zona rossa, dunque sono vietati gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Sempre il 6 aprile saranno consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un'altra Regione o Provincia autonoma); il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle "seconde case" ubicate dentro e fuori regione.
 
2. Le altre abitazioni. A Pasqua saranno possibili gli spostamenti nelle seconde case?
 
Si può andare ma a determinate condizioni. La più importante è quella che esclude la presenza di parenti o amici. Dal 16 gennaio 2021, le disposizioni in vigore consentono di fare "rientro" alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette "seconde case". Pertanto, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al "rientro", è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra regione o provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), solo per coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021.
 
Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l'avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa o, eventualmente, anche con autocertificazione. Alcune regioni (non il Fvg) hanno però adottato misure diverse, più restrittive.
 
3. Sono separato/divorziato: posso raggiungere i figli in altre regioni?
 
Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni che vivono con l'altro genitore o comunque con un affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra regioni e tra aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.
 
Nel caso di spostamenti da/per l'estero, è comunque necessario consultare l'apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o in cui ci si deve recare.Anche in questo caso si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l'accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato.
 
4. Pranzi e cene. A Pasqua sarà possibile andare a mangiare al ristorante?
 
No, non sarà possibile. Da sabato 3 a lunedì 5 aprile, quando l'Italia diventerà tutta zona rossa, non sarà possibile pranzare al ristorante, ma sarà consentito l'asporto e la consegna a casa fino alle 22. Resta vietato consumare nei pressi del locale. L'asporto dai bar è invece permesso solo fino alle 18. Restano, insomma, in vigore tutte le norme previste nella zona rossa. Rivediamole: è sempre vietato consumare cibi e bevande all'interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5 alle 18, senza restrizioni; dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice Ateco 56.3).
 
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. L'ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all'interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
 
5. Liturgie pasquali. Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?
 
Sì, si può. È consentito raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l'accesso ai luoghi di culto è permesso, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro.Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità.
 
È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli.La partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessità per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell'emergenza da Covid-19
 
6. Si può spostare chi è sottoposto a isolamento o quarantena?
 
No, è previsto il "divieto assoluto" di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell'isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso Covid-19. In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato, esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l'obbligo di indossare la mascherina.
 
Ma ci sono limitazioni negli spostamenti anche per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5: queste persone devono contattare il proprio medico curante e rimanere nel proprio domicilio, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi. C'è infatti, la concreta probabilità di aver contratto il virus.
 
Anche se dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che questi spostamenti sono vietati, capita purtroppo che le forze dell'ordine sorprendano in giro persone che dovevano invece restare in isolamento o quarantena. Ricordiamo che le autorità possono verificare se un nominativo figura nelle liste delle persone in isolamento compilate dai Dipartimenti di prevenzione. 
 
7. In casa di non conviventi è meglio usare la mascherina
 
Da ormai più di un anno la mascherina è fondamentale alleato per la prevenzione del Covid-19. Ma, a differenza di altri Paesi dove viene richiesto un modello specifico di dispositivo per entrare nei negozi o uscire di casa, il Governo non ha dato precise indicazioni in merito.
 
La regola base è questa: la mascherina va utilizzata ogni volta che ci si sposta da casa e quando non è possibile mantenere le distanze di sicurezza. E che sia un modello chirurgico, Ffp2 o Ffp3 o in stoffa, deve coprire del tutto naso e bocca. L'obbligo non è previsto per i bambini sotto i 6 anni di età, le persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossarla e per gli operatori che - come si legge nelle Faq - per assistere chi è esente dall'obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella lingua dei segni con i non udenti).
 
Ci sono delle eccezioni all'utilizzo della mascherina, sia in casa che fuori, quando si fa attività sportiva in un luogo isolato o quando si sta da soli o «esclusivamente con i propri conviventi». Con il decreto di Pasqua e l'apertura alle visite a parenti e amici, il Governo ha voluto precisare che è «comunque fortemente raccomandato l'uso delle mascherine anche all'interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi».
 
8. Viaggi oltreconfine. Posso andare all'aeroporto e recarmi all'estero? 
 
Sì, chi deve andare all'estero per turismo può raggiungere l'aeroporto nonostante i limiti della zona rossa. Bisogna munirsi di autocertificazione.
 
Lo ha ribadito il ministero dell'Interno, ricordando che è consentito viaggiare per motivi di turismo verso i Paesi inclusi nell'elenco C del Dpcm 2 marzo 2021, che regola anche gli spostamenti da e per l'estero. Tali Paesi sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
 
Bisogna però tenere conto che in alcuni Paesi ci sono restrizioni locali. Al ritorno in Italia, nella maggior parte dei casi, sarà obbligatorio sottoporsi al tampone. In particolare, chi rientra da Austria, Regno Unito e Stati Uniti deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni.
 
9. La circolare. Tampone per chi rientra in Italia. Controlli sulle strade regionali 
 
Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che stabilisce nuovi vincoli per limitare i contagi da coronavirus. L'ordinanza - che scade il 6 aprile - dispone, «per arrivi e rientri da Paesi dell'Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni». La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Ue. Di fatto, dunque, dovrà sottoporsi alle nuove regole chiunque entri in Italia da un Paese straniero e chiunque sia uscito dall'Italia e debba rientrarci. Il provvedimento è stato deciso dopo aver registrato un'impennata di prenotazioni di voli per l'estero nel timore che potesse accadere quanto già successo la scorsa estate con un aumento dei contagi.
 
Guardia alta anche in regione, soprattutto nelle zone di mare dove si polarizzeranno i controlli. Vigilanza sarà garantita su tutto il territorio provinciale, con 110-120 pattuglie tra polizia di Stato, carabinieri, e guardia di finanza, oltre ai rinforzi delle polizie locali. Si punta a monitorare il probabile arrivo di molti cittadini austriaci che, essendo possessori di una seconda casa a Lignano o in altre località di mare della regione, possono varcare il confine, sempreché abbiano con sè l’esito di un tampone anti Covid negativo effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Friuli Venezia Giulia. —
 
9. I genitori possono accompagnare i bimbi piccoli al parco?
 
Niente picnic e gite fuori porta per il secondo anno per Pasqua e Pasquetta. Ma, diversamente da quanto accaduto nel 2020 dove eravamo in pieno lockdown, quest'anno ci sono alcune piccole deroghe per gli spostamenti. Partiamo dalle passeggiate. In zona rossa, come viene specificato dal vademecum stilato dal Governo, è possibile fare passeggiate, ma nelle vicinanze della propria abitazione, anche con i figli minorenni. «Sono chiaramente ammesse - si legge ancora sul sito - nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti (andare al lavoro, acquistare giornali, andare in farmacia). Resta inteso il divieto di assembramenti e bisogna rispettare sempre la distanza minima di un metro tra le persone».
 
La zona rossa non prevede particolari restrizioni per i parchi e giardini pubblici che restano aperti «salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali». Possono andare al parco e accedere alle aree di gioco, per accompagnare figli piccoli o nipoti, anche i familiari o «le altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura». Tra le aree verdi aperte in zona rossa rientrano anche i parchi e i giardini aperti gratuitamente al pubblico, afferenti a musei e ad altri istituti e luoghi della cultura.
 
10. A Pasqua posso uscire per fare attività sportiva?
 
L'attività motoria all'aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti.Nell'area rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell'ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri.
 
Il Governo ha però consentito qualche libertà ma soltanto relativamente a discipline particolari: la norma prevede infatti la possibilità, nello svolgimento di un'attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), di entrare in un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all'attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. In una delle Faq (le domande frequenti) a cui il Governo ha dato risposta sul suo sito internet, si parla anche dell'uso della bicicletta non solo per lo sport, ma anche nella vita di tutti i giorni e si specifica che il suo uso è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità.
 
11. Posso fare la spesa in un comune diverso da quello in cui abito?
 
Si, è possibile. Gli spostamenti verso comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità, ma fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica rispetto a punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati. Posso inoltre uscire per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal Dpcm 14 gennaio 2021, la cui lista è disponibile nell’allegato 23.
 
Si tratta di beni considerati di prima necessità. È anche ammessa la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia (quali ad esempio carrozzine, passeggini, seggiolini per auto, lettini), poiché si tratta di prodotti essenziali, al pari delle confezioni e calzature per bambini e neonati, dei giochi e dei giocattoli, e l’acquisto di detti beni si configura in termini di necessità. Il responsabile di ogni attività commerciale può esercitare esclusivamente l’attività di vendita di prodotti sopra indicati ed è, quindi, tenuto a organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano riposti beni diversi. —
 

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