La Lega Nord scarica il segretario Regolin e punta su Brunetto

GRADO. La Lega Nord di Grado è stata nuovamente commissariata. Su indicazione di Massimiliano Fedriga è stato indicato Elia Miani, viceresponsabile regionale del Carroccio, alla guida della sezione in vista del rinnovo elettorale comunale. Un tanto è avvenuto dopo che il segretario locale, Giuliano Regolin, aveva rassegnato le dimissioni per divergenze sull’indicazione del candidato sindaco. Dimissioni accolte dai responsabili provinciali.
Ma non finisce qui perché si fa già il nome del nuovo candidato sindaco, Nunzio Brunetto, al posto di Igino Matoani. «È un nome condiviso – afferma Miani – con la sezione di Grado ma non da Regolin (che voleva Mantoani, ndr). Ritengo che Brunetto sia una figura sopra le parti. Non è stata ancora fatta firmare alcuna candidatura, ma lui ha accettato affermando di essere a disposizione anche, eventualmente, per lasciar spazio ad altri». Insomma, nulla di scontato in casa leghista... Miani aggiunge che, almeno per quanto lo conosce, Brunetto «sarebbe una persona nuova, perché non serve avere 3mila lauree nel cassetto, basta dimostrare che si può governare bene con un gruppo di persone valide».
La Lega non vuole correre da sola ma assieme ad altri compagni di viaggio. «Siano nettamente contrari all’indicazione di Roberto Marin come candidato sindaco – evidenzia Miani – Abbiamo invece contatti con Autonomia responsabile, con Rivolta l’Italia e penso anche con i Pensionati che in linea di massima hanno dato la loro disponibilità magari con una civica». Ma all’interno della Lega di Grado rimangono ancora parecchie cose da chiarire. Secondo il commissario Miani il compito non è sicuramente dei più facili anche perché il cambio di opinioni, nel giro di poche ore, non manca mai. E non solo nella Lega, tanto che colpi a sorpresa dell’ultimo istante potrebbero non mancare nemmeno questa volta.
E il candidato, per pochi giorni, Igino Mantoani cosa ne pensa del suo “accantonamento”? «L’8 febbraio mi è stata proposta la candidatura a sindaco come indipendente per conto della sezione di Grado della Lega Nord. Ho accettato con riserva - racconta l’architetto - promettendo di scioglierla prima possibile. A distanza di una settimana, ho dovuto constatare che i tempi ristretti concessi dal lavoro, per il quale sono spesso fuori sede e dal risiedere in altro comune, non avrebbero consentito di dedicarmi a tempo pieno. Scusandomi con la sezione gradese, non posso che fare un passo indietro in favore di un candidato locale, che garantisca una presenza costante sul territorio». (an.bo.)
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