La Lega striglia la giunta: «Sulla sanità ha tradito»

RONCHI DEI LEGIONARI. Prove tecniche di avvicinamento? Il segretario provinciale della Lega Nord, Walter Sepuca, critica aspramente la decisione assunta dall’amministrazione di Ronchi dei Legionari di votare sì al Piano di azione locale legato alla riforma sanitaria. E chi si erge a paladino difensore di questa scelta attuata in linea con quanto previsto dalla Regione? Il Pd o, meglio, uno dei suoi più autorevoli esponenti cittadini, Gianluca Masotti. Che, con questa “mossa” fa capire che ci potrebbero essere spiragli, nel futuro, di un nuovo asse tra i Dem e “Insieme per Ronchi”.
«Le durissime critiche di Sepuca alla municipalità ronchese apparse sui social network – dice Masotti - non possono passare in secondo piano, in quanto espresse da un importante esponente della Lega, forza politica che, alle recenti elezioni, aveva sostenuto l’attuale sindaco attraverso l’ampia partecipazione di propri candidati alla lista civica Amici per Ronchi. Con tranciante eloquenza, egli declassa Livio Vecchiet, “colpevole” di aver approvato le politiche socio-sanitarie del centrosinistra regionale, nel girone infernale dei primi cittadini che “se ne fregano della salute della gente, fanno porcherie e sono consociati dei pidioti e delle zecche rosse”. Rimango colpito da un maltrattamento mediatico che, pur tardivamente rimosso dalla rete online per mere ragioni di opportunità e su verosimile intercessione del sindaco Anna Cisint, esprime rara franchezza e l’autentico idem sentire di un soggetto politico alleato di Insieme per Ronchi».
Masotti ritiene che l’assessore ai Servizi socio-assistenziali, Giovanna Baldo, abbia operato positivamente, dimostrando, con il suo voto favorevole, indipendenza dagli schieramenti ideologici e propensione a valutare nel merito le problematiche sanitarie. «Sarei tuttavia curioso – aggiunge - di conoscere il pensiero di Paolo Bearzi, Tiziana Maioretto e degli altri quattro candidati in quota leghista al consiglio ronchese. Sosterrebbero ancora Vecchiet, o come il loro segretario, intendono rinnegare l’appoggio che gli hanno fornito?». Masotti reputa che l’area politica da cui è nata la compagine alla guida della città non sia culturalmente omogenea e, nel proseguo del mandato, sarà esposta a ulteriori contraddizioni e discordanze interne, specie nel deliberare su temi di vasta scala che richiedono l’elaborazione di indirizzi strategici a partire da sistemi valoriali comuni. «Un conto è trovarsi d’accordo su aspetti meramente gestionali come il restauro di un edificio scolastico o l’asfaltatura dei buchi delle strade. Tutt’altro è possedere un’eguale o compatibile interpretazione dei diritti di cittadinanza e dei concetti di sanità e salute. Non se ne stupisca il sindaco Vecchiet. La condivisione di una visione politica è sempre stata e rimane il fondamento primario dei programmi e delle attività di tutte le maggioranze di governo e, come traspare in modo chiaro dai contrasti in seno al suo bacino di riferimento elettorale, non può essere derubricata sbrigativamente a futile discussione filosofica».
@luca_perrino
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