La lingua slovena entri nelle scuole goriziane

L'insegnamento della lingua slovena, come materia curricolare, in tutte le scuole di Gorizia. Da ieri si tratta di un'eventualità concreta. Una prospettiva, non necessariamente vicina, sulla quale si potrà lavorare.
L'apertura è arrivata dalla più autorevole delle voci possibili al momento, quella del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, in visita ieri mattina alla città dopo aver accolto l'invito della senatrice (ed ex preside del polo liceale goriziano) Laura Fasiolo e della collega dirigente del D'Annunzio-Fabiani Anna Condolf.
LA PROPOSTA Il Ministro Giannini, che ha anche accennato all'impegno del Governo a sostegno delle scuole, con 50 milioni di euro destinati agli istituti italiani per il 2015, e un aumento di circa 8mila euro per ogni scuola rispetto all'anno scorso, ha preso spunto dalla riflessione proposta nel suo intervento al liceo classico Dante Alighieri, nella prima parte della mattinata, dal presidente dell'Skgz Livio Semolic. «La valorizzazione del plurilinguismo regala un vantaggio competitivo non indifferente agli studenti che in questo momento frequentano le scuole con lingua d'insegnamento slovena a Gorizia – ha detto Semolic -, e che nel 30% dei casi arrivano da famiglie interamente italiane. Il mio auspicio, allora, sarebbe che in futuro anche le scuole italiane di Gorizia proponessero l'insegnamento della lingua slovena come materia curricolare».
Lo stesso concetto, tra l'altro, che avrebbe ripetuto al liceo artistico Fabiani di piazza Medaglie d'Oro (seconda tappa goriziana del Ministro Giannini) la vicepresidente della Provincia Mara Cernic.
«È un invito che accolgo con interesse – ha risposto davanti a studenti ed autorità Stefania Giannini -. Avremo sicuramente occasione di riparlarne in futuro. In queste terre c'è plurilinguismo, contatto e confronto, volontà di valorizzare quello che è un elemento di ricchezza e forza, e non di contrasto e debolezza. In passato la scuola italiana ha forse trascurato l'insegnamento linguistico, ora vogliamo essere più sensibili».
ECCELLENZE Il Ministro ha preso la parola – prima nell'aula magna del liceo classico Alighieri e poi in quella del liceo artistico Fabiani - dopo una lunga sequela di saluti e interventi di indirizzo. Quelli delle autorità politiche e del mondo della scuola, ovviamente, ma soprattutto quelli degli studenti che hanno presentato al Ministro con le loro testimonianze le vere eccellenze della scuola goriziana ed isontina.
Al Dante, ad esempio, facevano bella mostra di sé alcuni dei progetti portati avanti da docenti e studenti, come gli abiti confezionati dalla sezione Moda dell'Istituto professionale Cossar Da Vinci (presente assieme al Polo sloveno e al Polo liceale) o le immagini del furgone decorato dai ragazzi del liceo classico nell'ambito del progetto Classico Bike Days.
Ancora, la mattinata è stata allietata dalle esibizioni del coro, dell'orchestra e del gruppo teatrale del polo liceale, coordinati dal maestro Angelo Portelli. Poi, come sarebbe accaduto in seguito anche in piazza Medaglie d'Oro, il microfono è passato ai ragazzi, con il Ministro Giannini che ha poi confessato «mi avete proprio conquistato».
BUONA SCUOLA Nella mattinata c'è stato modo anche di accennare al Piano della Buona Scuola varato dal Governo, che prevede tra le altre cose a livello nazionale nuove assunzioni, progetti di alternanza scuola lavoro, formazione dei docenti.
«Abbiamo scelto il metodo del dialogo e dell'ascolto sul territorio – ha detto Stefania Giannini -, per arrivare all'utopia concreta della buona scuola».
Marco Bisiach
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