La lunga vicenda della locazione della caserma
La vicenda della caserma Massarelli è di lunga data. Da quattro anni ormai, lo Stato non procedeva con il pagamento del canone d’affitto dell’ampia struttura, sede della Polizia, di proprietà del Comune di Gorizia. Il ministero avrebbe dovuto pagare il canone per occupare quell’edificio che è stato dato in concessione già dal lontano 1982: non c’erano (e non ci sono) scusanti, non c’erano (e non ci sono) appigli giuridici.
Dopo una serie di contratti prorogati di volta in volta vennero eseguiti - da parte dello stesso ministero - lavori di straordinaria manutenzione, ammortizzati in conto canone. Ma nel giugno 2009 è scaduto l’ammortamento e il ministero da quel momento avrebbe dovuto riprendere a pagare regolarmente l’affitto al Comune: 234mila euro all’anno. Ebbene, quel canone non è mai stato erogato e il debito arrivò a circa... 800mila euro, oggi ridimensionatosi (dopo i pagamenti parziali da parte del ministero) a quasi 500mila euro: 484.445 euro, per la precisione. In poche parole lo Stato continua ad essere inadempiente. E più di qualcuno, negli uffici municipali, ha evidenziato qualche tempo fa che lo Stato in assoluto è sempre stato il peggior pagatore.
Arriviamo al settembre dello scorso anno. La misura, ormai, è colma e la giunta comunale approva un’apposita delibera che dà mandato all’avvocato del Comune di promuovere una causa civile per occupazione senza titolo della Polizia di Stato della caserma Massarelli. Romoli sperava che una decisione così eclatante potesse smuovere i pachidermi della burocrazia statale (leggi Agenzia del Demanio) e giungere alla soluzione pacifica del contenzioso. Oggi una nuova punta con la lettera al premier Renzi.
(fra.fa.)
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