La mitica Fiat 500 conquista il cuore degli appassionati

Gli anni passano inesorabili. Ma la passione - se possibile - aumenta per quella simpatica «vetturetta» che ha fatto la storia dell’automobile.
È stata baciata dal successo l’ottava edizione del “Raduno della mitica Fiat 500-Città di Gorizia”, organizzato come di consueto dal Fiat 500 Club Isonzo con il patrocinio del Comune. Di primo mattino, i partecipanti - arrivati da tutta la regione, ma anche da Veneto, Slovenia ed Austria - si sono ritrovati all’hotel Internazionale di via Trieste, per partire poi per un tour panoramico nelle strade della città ed in quelle del Collio, a cavallo tra Italia e Slovenia. Tra soste enogastronomiche e prove speciali l’evento si è chiuso, sempre in via Trieste a Gorizia, intorno alle 17.
Zavadlav si è aggiudicato la prova di abilità organizzata nell’ambito del raduno delle simpatiche utilitarie Fiat che si è svolto domenica. Su un percorso allestito nel piazzale dell’hotel Internazionale di Gorizia, il “pilota” è stato il più lesto a percorrerlo avvicinandosi al tempo standard stabilito dall’organizzazione. Dietro di lui si è piazzato Markovic, seguito da Marassi e Bedin. Una prova simpatica che ha chiuso la manifestazione. Molti gli appassionati che non hanno voluto mancare all’appuntamento nonostante la concomitanza con il festival di “èStoria”. E così si sono potuti ammirare “Cinquini” perfettamente conservati (con ogni pezzo e ogni bullone originale) e altri perfettamente ricondizionati. C’è anche un’altra corrente di pensiero per cui ci sono collezionisti che preferiscono elaborare la vecchia Fiat 500 con richiami alla carrozzeria Abarth, cofani rialzati e scarichi che diffondono una sonorità grintosa e assolutamente insospettabile per una vetturetta nata per la città e non certamente per partire di slancio ai semafori.
Del resto, la Fiat 500 è ormai parte integrante della storia automobilistica, e non soltanto italiana. Malgrado i proclami decadenti degli anni Settanta, il tempo renderà giustizia alla piccola di casa Fiat, che riuscirà a sopravvivere non solo alla 126 (altrettanto funzionale ma non così accattivante come linea), ma anche alla miriade di altre utilitarie che nel corso dei suoi cinquant’anni di vita hanno cercato di offuscarne l’immagine. Nulla è riuscito a scalfirla ed a fermarne la corsa: lei è ancora lì, in centinaia di migliaia di esemplari vivi e vegeti. (fra.fa.)
yyOggi,alle 12, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via Carducci 2, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra “Vittorio Bolaffio e il porto di Trieste. Disegni della collezione Sanguinetti”. Un’esposizione che proporrà dal 28 maggio al 28 giugno nella galleria d’arte “Mario Di Iorio” schizzi e abbozzi inediti, fotografie rare e la ricostruzione virtuale del grande polittico di Bolaffio del Trieste , oltre a 40 prime edizioni di libri di autori quali Saba, Slataper e Montale.
I dettagli sulla mostra e sulle iniziative collaterali saranno illustrare da Marco Menato, direttore della Bsi promotore dell’iniziativa e da Franco Obizzi presidente della Fondazione Carigo, finanziatore unico del progetto.
Riproduzione riservata © Il Piccolo