La moda del parto a domicilio

Superlavoro per le ostetriche private che chiedono fino a 1.800 euro per far nascere un bimbo
Di Laura Tonero
sterle trieste burlo sala parto
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Ritorno al passato. Per far nascere i propri figli, a Trieste, ci sono decine di donne che ogni anno ricorrono al parto in casa. E alla collaborazione di un’ostetrica privata. Il costo previsto oscilla tra i 1.300 e i 1.800 euro, solo per il parto. Se poi la madre intende farsi assistere nel corso della gravidanza o dopo la nascita del bambino, i costi lievitano fino a raggiungere i 3 mila 500 euro. La nascita avviene tra le mura domestiche dove la futura mamma si sente a proprio agio e può vivere questo importante momento come meglio desidera.

Nella sua camera da letto, in un ambiente intimo. Niente stanze d’ospedale dunque, e con la madre «assistita da un’ostetrica con la quale nei mesi che precedono la nascita del bambino ha instaurato un rapporto confidenziale, di fiducia», spiega Claudia Sfetez, ostetrica che lavora privatamente facendo venire al mondo diversi neonati nelle case dei triestini.

Sfetez sostiene «sono in aumento le donne che nella nostra città fanno questa scelta. Sono donne che vogliono una nascita rispettata, - valuta - che non gradiscono sconosciuti, intrusi accanto in quel momento così importante. Il più delle volte – aggiunge - si tratta di madri che hanno già avuto uno o due figli, che in ospedale non si sono trovate bene e di conseguenza vogliono provare a fare un’esperienza diversa». Ma c’è anche chi si rivolge ad un’ostetrica privata solo per farsi assistere nei mesi e nelle ore che precedono la nascita del figlio. Le ostetriche che privatamente a Trieste offrono questo tipo di servizio – a una tariffa che spesso è oraria e talvolta forfettaria - sono prevalentemente quattro. Si propongono con referenze, curriculum, numeri di telefono e dettagli delle prestazioni su internet, tariffe e relativa fattura alla fine della prestazione. Ma esiste anche un sottobosco di ostetriche che lavora “in nero”, grazie al passaparola e senza rilasciare ricevuta fiscale, ma che si propone solo per l’assistenza pre o post parto e non per il parto in casa. Per loro, se qualche cosa non dovesse andare per il verso giusto, le conseguenze sarebbero molto gravi. «C’è un protocollo preciso per la gravidanza fisiologica che – spiega Matejka Gruden Babica, ostetrica privata di Opicina che fa nascere in media a domicilio 10 bimbi all’anno - definisce limiti e parametri entro i quali muoversi. Si lavora in sicurezza – aggiunge – di fronte anche ad una piccola anomalia si accompagna subito la donna al Burlo Garofolo. Se una donna lo desidera, - spiega - la continuo a seguire anche durante il puerperio e l'allattamento». Per un pacchetto completo che prevede l’assistenza dal primo trimestre di gravidanza, il parto a casa e un affiancamento per la gestione della salute della madre dopo il parto e del bambino fino al primo anno di età, la Gruden chiede 2.700 euro».

In alcuni casi le ostetriche private si sostituiscono nella fase della gravidanza al ginecologo. «La legge ci consente di operare in maniera autonoma nella gravidanza fisiologica – spiegano – ma non possiamo dichiarare la gravidanza». Così invitano la loro assistita da un ginecologo o in consultorio per la prima visita e la documentazione per ricevere l’esenzione sanitaria. «Poi tutti gli esami da effettuare – concludono - li facciamo prescrivere dal medico curante».

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