La nobiltà europea riscopre Grado: l’Isola strega duchi, principi e ministri

L’occasione, triste, di riassaporare il fascino della città lagunare è stata il funerale della contessa Cassis Faraone
Foto Caressa - I Principi di Lichtenstein
Foto Caressa - I Principi di Lichtenstein



Un tuffo nel passato tra la nobiltà. È accaduto a Grado nei giorni scorsi nel contesto di un triste momento, i funerali della contessa Cassis Faraone che sono stati celebrati a Terzo d’Aquileia nella splendida villa della famiglia. Gli ospiti blasonati, principi, duchi, conti, ambasciatori, perfino un ministro, arrivati per il funerale hanno soggiornato al Laguna Palace di riva Brioni. Ospiti che hanno scoperto, o riscoperto Grado dopo tanto tempo e, in parte, hanno già annunciato l’intenzione di voler tornare la prossima estate. Insomma un passato che promette di ripetersi, riportando magari in auge quella qualità elevata di accoglienza e di vita balneare in parte sparita negli anni. Sull’Isola nei giorni scorsi c’era ad esempio il duca von Hohenberg, nipote dell’arciduca Francesco Ferdinando che fu ucciso a Sarajevo, conseguente allo scoppio della Prima guerra mondiale. C’era pure il duca Josy Habsburg (con sua moglie Magarete) diretto discendente del Gran Duca di Toscana. Altri personaggi di peso il conte e la contessa von Henkel von Donnersmarck, proprietari delle miniere di metallo in Croazia. E ancora, il principe Heinrich von Hanau Count von Schauenburg che ha importanti attività a Miami. Presente pure la sorella della Contessa Cassis Faraone, Sofia (Fiti) von Thun-Hohenstein, nonchè i figli della scomparsa fra i quali l’ambasciatore dell’Ordine di Malta in Lituania mag. Manfred L. Mautner von Markhof, con la principessa Friederike, che ha riferito circa le presenze blasonate a Grado.

Fra le immagini rimaste a documentare le presenze illustri di quei tempi ci sono anche i principi del Lichtenstein ritratti nei pressi della spiaggia, vicino all’Esplanade, che indossano l’accappatoio. Ebbene a rendere l’ultimo saluto alla contessa Cassis Faraone è stato il pronipote, principe Stefan von Lichtenstein (anche ambasciatore del suo Paese). A soggiornare sull’Isola, inoltre, il ministro degli esteri del Libano, Antonio Faraone.

Il profumo di un tempo, anche se per poco e per un triste evento, di quei tempi che a Grado più di qualcuno rimpiange è dunque ritornato.

L’Isola, dunque, mèta di grandi personalità. A iniziare dal 1885 quando a Grado arrivarono l’arciduca Alberto e a distanza di qualche mese l’arciduchessa Stefania, moglie del principe ereditario.

Personaggi che giunsero a Grado per verificare di persona l’attività del glorioso Ospizio Marino che era stato aperto nel 1873. Negli anni che seguirono giunsero in visita, e soprattutto in vacanza, anche il podestà di Vienna dottor Carlo Luoger, la principessa ereditaria Ruprecht von Bayern, Sophie duchessa di Sassonia, Hilde principessa di Lussemburgo, granduchessa de Thurn in Taxis (era stata ospite assieme alla contessa Edvige Oberdorf alle Ville Bianchi), la principessa Maria Adelaide di Braganza del Portogallo (pensione Fortino), principessa Leopoldina Salm-Reiffersceidt con la famiglia ed il seguito proveniente da Raichen nella Moravia (ville Bianchi), la S.A.S. Ditrichstein nata principessa Doubgorowsky proveniente da Mentone (villa Erica), del dottor Nagy Ed Nadouri Bey figlio del presidente del partito governativo egiziano (ospite in villa Venezia) e del conte Mensdorff-Poully proveniente da Castello Boskvice (ville Bianchi). E ancora, il cavalier Guido Romanelli, Ministro plenipotenziario d’Italia a Buenos Aires assieme alla moglie contessa di Colloredo, il generale Josef Retti di Klagenfurt (questi ultimi a villa Bernt), il conte Ferdinando e la contessa Attems (ville Bianchi) e il generale Giuseppe Blanc autore degli inni “Giovinezza”, “Impero” ed “Etiopia” (villa Reale).—



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