La parrucca dopo la chemio detraibile ma con difficoltà

Non basta lo scontrino fiscale: serve un certificato medico che attesti lo sconforto di trovarsi senza capelli

Le spese sostenute per l'acquisto di una parrucca sono detraibili, se questa si è resa necessaria dopo un ciclo di chemioterapia. Come è accaduto ad Anna Terribile, 61 anni, abitante a Selz, che, però, quando si è recata al Caf Cgil per la compilazione della dichiarazione dei redditi, ha scoperto che per certificare la "natura protesica" della parrucca non bastava lo scontrino con il codice fiscale dell'acquisto. Come accade, per intendersi, per le lenti a contatto. «L'impiegata gentilmente mi ha fatto presente che serviva anche una certificazione del medico curante - spiega Anna Terribile - che attestasse le difficoltà psicologiche derivanti dalla caduta dei capelli, provocata da trattamenti chemioterapici. A quel punto mi è scattata dentro una gran rabbia: è così che si aiutano in questo paese i malati oncologici? Con un altro aggravio di burocrazia, di fatica, di disagi?». La malattia, Anna Terribile l'ha messa alle spalle, ma non scorda la paura, il dolore, il malessere provocato dalla chemio, i cambiamenti subiti, come tante altre donne che hanno vissuto purtroppo la stessa esperienza, dal proprio corpo. A iniziare dalla caduta dei capelli. Ecco perché il dover aggiungere una "carta" alla documentazione, in regola, già ottenuta dal rivenditore di parrucche l'ha amareggiata. «La certificazione comunque la richiederò al mio medico oncologo a Gorizia, dove sono stata operata e ho effettuato la chemioterapia - afferma -, perché si tratta comunque di recuperare 45 euro, il 19% previsto per le spese sanitarie. Invierò, però, anche una segnalazione all'Agenzia delle entrate, perché questa disposizione mi sembra superflua. Forse ci sarebbero modi più semplici per accertare il fatto che la parrucca è stata acquistata non per uno sfizio, ma per necessità».

Va detto che le spese sostenute per l'acquisto di una parrucca, che si è resa necessaria a seguito di un ciclo di chemioterapia, sono diventate detraibili solo a inizio 2010, a seguito del quesito presentato da una contribuente che, a seguito di un ciclo di chemioterapia, aveva subìto una repentina e totale perdita di capelli e che, per sopperire a tale menomazione, aveva acquistato una parrucca. Per le Entrate, la parrucca rientra nel novero delle spese sanitarie detraibili, se volta appunto a sopperire un danno estetico conseguente a una patologia e rappresenti il supporto in una condizione di grave disagio psicologico nelle relazioni di vita quotidiana. Viene quindi richiesta una certificazione medica delle difficoltà psicologiche derivanti dalla caduta dei capelli, provocata da trattamenti chemioterapici.(la. bl.)

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