La Polizia slovena a caccia di droga al festival reggae

Da un lato, l’entusiasmo per la risposta di pubblico, con oltre tremila presenze in appena tre giorni. Dall’altra parte, però, l’amarezza per quello che dagli organizzatori viene definito...
Bumbaca Gorizia 28-07-2012 Vrtojba, Overjam - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28-07-2012 Vrtojba, Overjam - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Da un lato, l’entusiasmo per la risposta di pubblico, con oltre tremila presenze in appena tre giorni. Dall’altra parte, però, l’amarezza per quello che dagli organizzatori viene definito «accanimento» da parte della Polizia slovena e della comunità di Vertoiba. E’ il bilancio in chiaroscuro della prima edizione di Overjam, festival reggae che per tre giorni ha animato l’area della pista di go-kart che sorge proprio al confine tra Italia e Slovenia.

Nella notte tra venerdì e sabato, secondo quanto riferiscono i responsabili delle associazioni che hanno organizzato l’evento, squadre della Polizia slovena avrebbero fatto irruzione nel camping allestito per fornire ricovero agli spettatori, per una maxi-perquisizione. «Cercavano ovviamente la droga, in un banale gioco d’associazione con la cultura reggae - spiega Andrea Cossu, responsabile dell’associazione Trieste in Levare -. Hanno squarciato tende con i coltelli, con un accanimento davvero inspiegabile. Se sono state rinvenute sostanze stupefacenti? Non credo», aggiunge. All’azione della Polizia si affianca un atteggiamento ostile da parte della popolazione della piccola Vertoiba, che ha dimostrato insofferenza nei confronti degli ospiti giunti persino dalla Sicilia, dalla Francia, dal Belgio e addirittura dalla Russia: «La comunità locale non è stata propriamente tenera nei nostri confronti - riprende Cossu -. Trarremo le nostre conclusioni per un’eventuale seconda edizione: il successo di pubblico ha dimostrato che la gente vuole questo tipo di manifestazioni, che però vanno organizzate in tranquillità, senza l’assillo di persone contrarie a priori e senza controlli eseguiti in maniera poco ortodossa».

Alle lamentele slovene, peraltro, si sono unite quelle dei residenti dei quartieri goriziani di Sant’Anna e Sant’Andrea, che per tre notti hanno dovuto convivere con la musica a tutto volume proveniente da Vertoiba: i concerti si sono protratti in alcuni casi anche fino alle 5 di mattina, per la gioia degli amanti del reggae e la disperazione di chi invece avrebbe voluto lasciarsi cullare da Morfeo. Ieri, con l’esibizione del gruppo dub inglese Zion Train, è calato il sipario sulla prima edizione di Overjam: sui tre palchi allestiti nell’area del kartodromo di Vertoiba si sono esibiti una quarantina di artisti, provenienti da tutto il mondo. A controllare che tutto andasse per il verso giusto, uno staff composto da quasi 200 persone, coordinato da un nucleo operativo costituito dai rappresentanti delle associazioni che hanno organizzato l’evento.

Christian Seu

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