La prima chitarra green un gioiello tutto isontino

L’ha realizzata il giovane liutaio Marco Lorenzon utilizzando legno sostenibile Lo strumento nato su idea dell’associazione Culturalegno è già stato suonato

È la prima chitarra classica realizzata in legno sostenibile da un liutaio italiano. L’ha fabbricata Marco Lorenzon, nato a Romans ma residente a Gradisca. Classe 1982, Lorenzon lavora in una falegnameria di Monfalcone ma, per passione, fa appunto il liutaio. A breve spera di convertire tale passione in una professione. Ma in cosa consiste la particolarità di questa chitarra da lui realizzata? «A vederla – racconta Marco – è una chitarra “normale”. Ma la sua particolarità è costituita dalla provenienza dei legni: alcune specie legnose che ho utilizzato, infatti, non sono propriamente tra quelle più diffuse. Più nel dettaglio, il cuore della chitarra è in abete rosso (il legno principe che viene usato da secoli per la tavola armonica degli strumenti musicali) mentre, per le altre parti, ho usato legni un po’ inconsueti, provenienti dall’Africa e dall’America: per le fasce e il fondo ho usato un legno africano che si chiama ovangkol, anche detto “Noce Daniela”. La tastiera e il ponticello sono di un legno molto duro del centro-sud America: il pau ferro. Per il manico sono rimasto nel solco della tradizione, con un mogano del centro America. Infine, piccoli particolari decorativi sono in legni nostrani, rovere e betulla». L’uso di legni africani e americani, secondo quanto afferma Lorenzon, deriva dal fatto che in Italia c’è ancora troppo poco legname per liuteria certificato. Il rivenditore da cui è stato reperito gran parte del materiale impiegato per costruire la chitarra è spagnolo, “Madinter”, che ha aderito gratuitamente al progetto. Insomma, si può parlare di una vera e propria chitarra internazionale. Merita poi approfondire un altro punto: perché volere una chitarra con legno certificato? «Uno dei punti cardine dell’associazione Culturalegno è l’attenzione alla sensibilità ambientale - dice Lorenzon -: abbiamo un amore per il legno e prestiamo cura alle conseguenze che dall’uso del legno derivano. Per le nostre attività, quindi, utilizziamo legname proveniente da foreste gestite in maniera responsabile quando possibile». L’idea di fabbricare una chitarra in legno sostenibile nasce da Gianni Cantarutti, presidente dell’associazione Culturalegno, che già ha collaborato con Forest Stewardship Council Italia (Fsc), ong internazionale che attesta la provenienza della materia prima da foreste gestite secondo alti standard ambientali, sociali ed economici. E si tratta di una collaborazione che continua. «Da parte mia, non posso non essere felice di essere stato coinvolto nel progetto. Sono un amante della natura e presto attenzione all’ambiente», conclude Lorenzon. Ovviamente, nessuno strumento musicale è fabbricato per essere guardato, ma piuttosto per essere suonato. Così, la chitarra classica sostenibile è già stata utilizzata di recente dalla cantautrice e cantastorie veneta Erica Boschiero. Quando non verrà usata per qualche concerto, la potremo vedere esposta invece a “Lignamundi”, una mostra a San Giovanni al Natisone dove ha sede l’associazione Culturalegno.

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