La prima partita Iva aperta dopo il lockdown? Appartiene a un 18enne pronto a sfidare la crisi

la storia
Una grande passione per il mare e le barche. La voglia di investire a Trieste, città che ama, e il desiderio di portare una ventata di positività, in un momento di incertezza e paura per il futuro. Matteo Liubich, appena 18 anni, ha avviato una nuova società che si occuperà di noleggio di gommoni e altre tipologie di imbarcazioni. La sua partita iva è tra le prime aperte dopo il lockdown. Un atto di coraggio che giovedì gli è valso anche l’incontro nel salotto azzurro del Comune con il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore comunale ai Giovani Francesca De Santis.
I due esponenti della giunta municipale hanno voluto congratularsi appunto con il giovanissimo imprenditore, lodandone la determinazione e l’intraprendenza. «Volevo creare qualcosa di nuovo, che mancava Trieste - racconta Liubich -. Ho pensato che molti, con le restrizioni in atto per prendere il sole o fare il bagno, avrebbero apprezzato ancora di più rispetto al passato un’uscita in barca. E così ho deciso di puntare sul noleggio, che partirà a breve. Tra le imbarcazioni saranno a disposizione anche quelle senza l’obbligo della patente. E più avanti magari sarà un servizio che anche i turisti apprezzeranno, per fare qualche giro nel golfo».
Cresciuto in Austria, da un po’ di tempo Matteo ha deciso di tornare a Trieste, per affiancare il padre nella sua azienda. «Mio figlio ha scelto un anno fa circa di venire a lavorare con me - spiega papà Mauro -. Io mi occupo di articoli tecnici industriali. Voleva imparare un mestiere. Ha avuto sempre la passione per la nautica e fin da piccolo costruiva barche, anche con l’aiuto del nonno. L’ amore per il mare non l’ha mai abbandonato e, durante la chiusura forzata a casa, mi ha detto che avrebbe voluto aprire un’attività a Trieste. Ha pensato a qualcosa che non c'era, ed è arrivata l’idea del noleggio. Ringraziamo Marina San Giusto, che fin da subito ha dato il supporto necessario a Matteo. Io comunque gli sarò sempre vicino, pronto a dargli una mano. E c’è una grande azienda che ci ha spedito un’imbarcazione, credendo nel suo progetto. Altre le abbiamo già a disposizione. Chi ha saputo già della novità, con un primo passaparola tra amici, ha manifestato subito grande interesse. Sono molto felice - conclude il padre - che un ragazzo così giovane abbia voluto scommettere sulla città, fare qualcosa di concreto e darsi da fare. Un esempio di positività, in un periodo non facile».
Dopo le pratiche burocratiche, che saranno ultimate a breve, Matteo inizierà a programmare tutto “sul campo”, tra una settimana circa, con la promozione dei servizi che saranno forniti e l’inizio vero e proprio della nuova avventura. La sua attività si chiamerà “FIT Marine”. «Come assessore ai Giovani - commenta De Santis - sono molto orgogliosa di apprendere che un ragazzo così giovane ha voluto realizzare il suo sogno a Trieste. Un esempio per tanti coetanei. Credo fermamente che il futuro sia dei giovani che sanno dialogare con la propria realtà, che più che mai conosce un continuo cambiamento, e sanno adattarsi, ma soprattutto - conclude De Santis - lasciare il segno, facendo tesoro della storia e delle conoscenze che hanno ereditato». —
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