La protesta dell’Usb, domani lo sciopero

Inizierà domattina alle 9, in piazza Oberdan, di fronte al palazzo del consiglio regionale, la manifestazione di protesta indetta dall’Usb del Friuli Venezia Giulia, in concomitanza con quella che si svolgerà a Roma, sempre per l’organizzazione della stessa sigla sindacale, per sottolineare le motivazioni dello sciopero indetto per l’intera giornata. A illustrare i motivi della decisione che ha portato l’Usb a invitare «tutti i lavoratori di qualsiasi fede politica» ad astenersi dal lavoro, é intervenuto ieri in città il coordinatore nazionale della sigla, Luigi Romagnoli. «Lottiamo contro il jobs act – ha detto – che tende a precarizzare il lavoro nel Paese e prevede il ricatto del demansionamento, in quanto constringerebbe i lavoratori ad accettare questa soluzione pur di non perdere il posto di lavoro, non più assicurato con l’abbattimento dell’articolo 18. Siamo contrari anche alla legge di stabilità – ha aggiunto – che prevede 15 miliardi di tagli per la pubblica amministrazione, il che significa ridurre ulteriormente i servizi e costringere gli enti locali ad aumentare la pressione fiscale. Sciperiamo anche contro il blocco dei contratti nel settore pubblico. In sostanza non accettiamo questa politica dei sacrifici, dettata dal governo Renzi, che è un esecutivo incapace di replicare ai diktat provenienti dall’Europa. Sicome siamo un sindacato che non dice solo no, ma che è in grado di formulare proposte concrete – ha proseguito Romagnoli – chiediamo che lo Stato torni a essere promotore di buona assunzione pubblica, perché si tratta di mettere in sicurezza l’intero territorio nazionale. Chiediamo infine – ha osservato il coordinatore nazionale – che si curino maggiormente i beni artistici e culturali del Paese.
Ugo Salvini
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