«La Regione deve farsi carico del Rilke»

Bassa Poropat: improbabile che la Provincia possa acquisire il sentiero, può gestirlo. Aprire un tavolo
Lasorte Trieste 03 04 04 - Duino - Sentiero Rilke
Lasorte Trieste 03 04 04 - Duino - Sentiero Rilke

Sul sentiero Rilke Maria Teresa Bassa Poropat chiama Renzo Tondo. Perché «è decisamente poco probabile che la Provincia, con le risorse che ha disponibili, si accolli l’onere dell’acquisto dell’area. È la Regione semmai a doversi fare carico di comprare o prendere in affitto il sentiero. La Provincia - se ciascuno fa la sua parte - può pensare di assumersi l’onere della gestione».

Dice così la presidente di Palazzo Galatti sulla vicenda del sentiero che il proprietario Carlo Alessandro della Torre e Tasso ha annunciato di voler vendere o affittare agli enti pubblici: il principe non intende rinnovare la concessione trentennale alla Provincia (in scadenza nel 2013), e se non si arrivasse a una soluzione è pronto a chiudere al pubblico la passeggiata. «Tenere aperto il sentiero ci ha procurato negli anni solo grane», ha dichiarato citando la responsabilità civile e penale che sui proprietari grava per qualsiasi incidente accadda ai frequentatori. Senza contare la stangata fiscale in arrivo sulla proprietà.

«Ben prima che la vicenda emergesse pubblicamente, mesi fa alla luce di un incontro avuto con i principi - racconta Bassa Poropat - avevamo da un lato allertato i nostri uffici per verificare l’esatta entità della proprietà», di cui non è chiara l’appartenenza per alcune particelle catastali, e per predisporre una stima del bene assieme all’Ufficio del territorio; d’altra parte «avevamo chiesto un incontro al governatore Tondo per ragionare sul da farsi». Il presidente, dice Bassa Poropat, ha rinviato la questione ai propri assessori. Poi - visto anche il periodo elettorale per il Comune di Duino Aurisina - non se ne è fatto nulla.

Ma ora, poiché nel giro di qualche settimana la Provincia conta di avere una stima aggiornata del valore del sentiero, «è opportuno aprire un tavolo con la Regione e con tutti gli interessati», dice la presidente della Provincia, che fa sapere anche di contatti «informali» già intercorsi a suo tempo con la Fondazione CRTrieste, «visto il valore culturale e turistico del sito». Sito che «sarebbe follia chiudere al pubblico: le eccellenze del territorio vanno valorizzate e sostenute». Con buona pace dell’assessore regionale al turismo Federica Seganti secondo la quale - parole di qualche giorno fa - «di risorse non ce ne sono», e il Rilke «non è il Louvre». Bassa Poropat insiste: «Va aperto un tavolo con tutti gli interessati». Anche perché «non vorremmo ritrovarci nella situazione della pista ciclopedonale, su cui la Provincia ha fatto interventi onerosi, su cui gravano costi di gestione, per la quale non c’è ancora stato alcun trasferimento di risorse e che non è ci è ancora stata trasferita come proprietà».(p.b.)

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