La replica: «Noi avevamo tutt’altre competenze»

Un piccolo accenno polemico il sindaco Ettore Romoli lo ha fatto. E pur non citandola è chiaro che il bersaglio è la Provincia. Parlando dei lavori socialmente utili rammenta che «il Comune di...

Un piccolo accenno polemico il sindaco Ettore Romoli lo ha fatto. E pur non citandola è chiaro che il bersaglio è la Provincia. Parlando dei lavori socialmente utili rammenta che «il Comune di Gorizia, a differenza di altri enti che avevano più competenze in questa materia, si distingue per sfruttare al meglio tutti gli strumenti regionali per favorire l’occupazione».

Immediata arriva la replica della Provincia con il presidente Enrico Gherghetta che parla di attacco «che non riesco a comprendere». Più nel dettaglio va Ilaria Cecot, assessore provinciale al Welfare. «Queste forme di lavoro temporaneo sono assimilabili a ammortizzatori sociali e non sono avviamento all’occupazione. Questo per dire che la Provincia, sino a quando le ha detenute, aveva competenze in politiche attive del lavoro e nella creazione di occupazione “vera”. Quindi, mi sembra una polemica che non ha grande senso. Nonostante tutto, la Provincia ha creato una trentina di posti nel campo dei lavori socialmente utili».

Cecot ricorda che, semmai, un altro progetto di cui parliamo diffusamente in altra parte del giornale, nella cronaca di Monfalcone: il progetto Monblock. «In quel caso si è trattato di avviamento all’occupazione. Tale progetto si è posto come obiettivo la formazione/riqualificazione e il reinserimento nel mercato del lavoro di una quarantina di persone disoccupate, in mobilità o in attesa di prima occupazione, ed è partito dalla ricostruzione di una struttura del tutto simile allo scafo di una nave, poi divenuta il laboratorio in cui gli “allievi” hanno potuto apprendere ed esercitarsi sia nella saldatura e nel montaggio dei tubi, sia nella sistemazione di quadri elettrici o anche nell'arredamento degli ambienti di bordo».

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