La School of Art di Nova Gorica abbandona Palazzo Alvarez

La sede di via Diaz è sempre più vuota dopo la chiusura dell’ente Provincia. Rimangono varie associazioni, la biblioteca e l’archivio gestiti dall’Erpac



Palazzo Alvarez è sempre più vuoto. Anche l’università di Nova Gorica, scuola d’arte, che attualmente ha sede nell’edificio di via Diaz, è destinata a lasciarlo. Quando avverrà il trasloco, tuttavia, non è ancora stato definito: potrebbe avvenire entro settembre o entro febbraio dell’anno prossimo.

L’università, afferma Boštjan Potokar, direttore della School of Arts, ha un contratto (stipulato a suo tempo con la Provincia quand’era ancora in vita, a cui è subentrata la Regione) che scade in settembre per utilizzare gli ambienti del Palazzo ma è stata richiesta una proroga al fine di poter restare fino agli inizi dell’anno prossimo. Vediamo se la richiesta sarà accolta. Di certo, la School of Arts dell’università di Nova Gorica si trasferirà poi in spazi più ampi già occupati dalla stessa università a Rožna Dolina, Nova Gorica. Da qualche mese, Palazzo Alvarez è stato lasciato anche dall’università di Udine che si è trasferita nel polo di Santa Chiara anche se alcune sue attività si svolgono al Kinemax di piazza Vittoria. Di conseguenza, l’edificio di via Diaz rimane al momento occupato soltanto da poche realtà che non possono certamente vivacizzarlo come una presenza universitaria, specie se massiccia. Tralasciando la School of Arts dell’università di Nova Gorica, chi, invece, continua a occuparlo, sono il Gect, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) sede di Gorizia, l’Accademia Europeista, la Uil Scuola, Sos Rosa, la Consulta d’ambito per il Servizio idrico integrato (Ato) orientale goriziano, la biblioteca e l’archivio provinciale, passati sotto l’Erpac. Proprio l’Erpac dovrebbe entrare a Palazzo Alvarez: al momento, comunque, non ci sono notizie dettagliate sul suo trasferimento.

Per l’edificio di via Diaz, in attesa che venga “ripopolato”, si è quindi, per ora, autorizzati a usare l’abusata locuzione «cattedrale del deserto». La School of Arts dell’università slovena conta ad oggi quasi 70 studenti proveniente da tutta la Slovenia ma anche da, ad esempio, Italia, Croazia, Serbia, Macedonia, Palestina, India, Nepal, Pakistan, Russia, Iran, Turchia. I suoi corsi si tengono in sloveno e inglese. La sua sede di Palazzo Alvarez viene valutata da Boštjan Potokar come molto positiva. Con il trasferimento oltreconfine dei suoi studenti a risentirne, tuttavia, non sarà soltanto la vivacità di palazzo Alvarez (che già in questo momento lascia appunto a desiderare, per usare un eufemismo): anche la presenza universitaria in città sarà un po’ più povera. —



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