La solidarietà del Trieste Calcio per i piccoli Pelè brasiliani

La società di Borgo San Sergio ha deciso di donare palloni, maglie e attrezzature ai bambini di Vala, una delle favelas vicino Recife. «Così li togliamo dalla strada»

La solidarietà, quand’è autentica, può assumere le forme più disparate e inedite. Anche quelle di un pallone o di una divisa per giocare a calcio. E cavalcare gli oceani, pur di arrivare a destinazione. È quanto sta accadendo a Trieste, dove un folto gruppo di persone, tutte legate in qualche modo alla società Trieste Calcio, che ha sede e opera nel rione di Borgo San Sergio, hanno deciso di donare ai bambini di Vala, una delle favelas situate nei dintorni di Recife, nello Stato di Pernambuco, nella parte Nord orientale del Brasile, tutto ciò che potrà servire ai bambini del posto per poter giocare a pallone. Per poter fare cioè quello che, nelle strade nei paesi più fortunati della Terra, fanno normalmente i più piccoli: prendere a calci un pallone per divertirsi, magari sognando di diventare come Pelè o Maradona.

«Tutto è iniziato per caso – spiega Francesco Freni, uno dei promotori dell’iniziativa – quando Claudio Dughieri, educatore dei Piccoli Amici 2010 della Trieste & Friuli Venezia Giulia Football Academy, per il tramite della moglie Ana, che di professione fa la psicologa, anche lei collaboratrice dell’Academy e originaria di Recife, è entrato in contatto con Breno Santos, responsabile per lo sport dell’associazione brasiliana “O Filape Love & Real Vala Recife”, che si occupa di assistere i ragazzi, con il preciso obiettivo di toglierli dalla strada, almeno per il tempo destinato agli allenamenti e alle partite, distogliendoli, per quanto possibile, da tentazioni pericolose e deleterie. Claudio Dughieri a quel punto – aggiunge Freni – ha parlato con il presidente del Trieste Calcio, Nicola de Bosichi, e con alcuni genitori dei bambini del suo gruppo. La proposta è diventata subito un passaparola e molto rapidamente sono stati raccolti abbigliamento sportivo, scarpe da calcio usate, che spesso i bambini europei smettono quando sono ancora quasi nuove, palloni, reti, casacche, altre attrezzature. Grazie alla collaborazione di Ana – prosegue – il tutto è stato spedito in Brasile e consegnato a Breno che, in brevissimo tempo, lo ha distribuito ai piccoli del posto. In questi giorni – precisa con entusiasmo Freni – i bambini di Vala hanno fatto arrivare a Trieste, sempre per il tramite di Ana, il loro ringraziamento sotto forma di un dono, cioè alcuni aquiloni realizzati con le loro mani per i bambini triestini».

Un gesto che ha emozionato più di qualcuno fra quanti hanno dato il via a questa iniziativa di solidarietà, capace di accomunare, pur a migliaia di chilometri di distanza, i Piccoli Amici e i ragazzini brasiliani delle favelas di Vala. Recife, che conta una popolazione di 1,56 milioni di abitanti, è la terza città del Nord Est del Brasile. Fa parte della Regione metropolitana di Recife, che è la più popolata nell’area Nord Est del Brasile con i suoi 3,84 milioni di abitanti e la sesta in tutto il Paese. Facile immaginare come, in un contesto sociale di tale complessità e dimensione, la povertà sia diffusissima, le difficoltà quotidiane enormi, soprattutto per i bambini, spesso costretti a vivere in situazioni di estrema precarietà, dove il gioco rappresenta l’unico momento di svago.

«Vala – riprende Freni – è quella che tutti conosciamo come la tipica favela brasiliana. Sono migliaia i ragazzini, grandi e piccoli, che ci vivono in condizioni inimmaginabili, privi di tutto ciò che noi diamo per scontato. Anche a Vala, però i bambini hanno una passione, quella che li accomuna a quelli italiani e a quelli di tantissimi paesi del mondo: il calcio. Certo, senza campi, scarpe, porte, palloni, abbigliamento e infrastrutture, giocare e appagare questo amore per il football risulta quasi impossibile. Molti di loro, come purtroppo sappiamo, finiscono male, perché la legge della strada, nelle favelas, è spietata, la mortalità giovanile è tristemente elevata. Il legame che ora unisce la società Trieste calcio di Borgo San Sergio, e con essa l’intera città, ai ragazzi di Vala – evidenzia Freni – è forte, al punto che la raccolta di materiale continua. Claudio Dughieri e tutti noi siamo disponibili ad accogliere tutte le proposte tese a dare sempre maggiore consistenza a questa raccolta di materiale sportivo da mandare in Brasile. Per i ragazzini brasiliani che stanno ricevendo ciò che mandiamo loro – continua Freni – questo ponte ideale con Trieste si è trasformato in un messaggio di speranza, che è poi l’obiettivo che ci siamo prefissi dando il via a questa iniziativa. Sappiamo quali difficoltà dovranno affrontare nella loro vita, perciò – conclude – vogliamo cercare di offrire loro una prospettiva nuova, far capire che dall’altra parte del mondo c’è chi li vuole aiutare, tangibilmente, per poter sognare un futuro diverso».

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