La spa romana finita in passato nell’inchiesta su Expo 2015

TRIESTE. Entro il prossimo 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate, a Redipuglia avrebbe dovuto vedere la luce il progetto firmato da Eugenio Vassallo e Orazio...

TRIESTE. Entro il prossimo 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze armate, a Redipuglia avrebbe dovuto vedere la luce il progetto firmato da Eugenio Vassallo e Orazio Carpenzano, che doveva cercare di trovare la soluzione più idonea all’attuale viabilità, un problema non solo di sicurezza stradale ma anche per realizzare “un continuo” storico e architettonico tra il Sacrario e la nuova piazza, costruita con oltre 8mila tasselli lapidei provenienti da tutti i Comuni d’Italia, simbolo dell’unità nazionale. Al Sacrario il progetto Vassallo - Carpenzano prevede la sistemazione dei 22 terrazzamenti in cui riposano i 100 mila Caduti della Grande guerra, con la pulizia di marmi, bronzi e cementi.

Un lavoro che è però bloccato dal ricorso al Tar presentato contro il raggruppamento temporaneo di impresa che si è aggiudicato la gara per la progettazione e l’esecuzione dei lavori del Sacrario di Redipuglia. A presentarlo è la Italiana Costruzioni spa, una storica società romana che fa capo ai fratelli Navarra. Un nome emerso nel passato anche in diverse inchieste giudiziarie: dalle Grandi Opere nel 2015 con l’indagine che coinvolse l’ex manager di Expo, Antonio Acerbo, responsabile unico del procedimento relativo al bando di gara adottato dalla Spa Expo 2015 per l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione del cosiddetto Palazzo (per un importo complessivo di 25.284.997,29 euro)andata alla società Italiana Costruzioni alla guida di un’associazione temporanea d'impresa. Un’aggiudicazione che aveva coinvolto anche i referenti della stessa Italiana Costruzioni e cioè Attilio e Luca Navarra e Alessandro Paglia. Italiana Costruzioni nel 2104 era finita nel mirino anche della Procura dell’Aquila su presunte tangenti nella ricostruzione di beni culturali ed ecclesiastici nel capoluogo abruzzese.

Al terzo posto nella gara d’appalto per i lavori al Sacrario di Redipuglia si è posizionato il raggruppamento temporaneo d’impresa composto dalla Cantieri Costruzioni Cemento spa e ArArte e Restauro srl. (l.t.)

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