La storia dei carabinieri a Trieste dal 1918 ad oggi

Carabinieri e Assicurazioni generali. Dallo sforzo comune di questi due «capisaldi della comunità triestina e non solo», come li ha definiti il presidente della compagnia del leone, Gabriele Galateri,...

Carabinieri e Assicurazioni generali. Dallo sforzo comune di questi due «capisaldi della comunità triestina e non solo», come li ha definiti il presidente della compagnia del leone, Gabriele Galateri, è nato il volume “I Carabinieri a Trieste 1918-1945”, opera che offre il primo profilo complessivo della storia dell’Arma in città.

Frutto dell’impegno finanziario delle Generali e della volontà del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Carlo Tartaglione, di sottolineare «il profondo legame dell’Arma con la città», il volume, presentato nel corso di una cerimonia nella sala Baronicini, è il prodotto di un’attenta ricerca completata dagli storici del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste.

In particolare, com’è stato sottolineato nel corso della presentazione, agli approfondimenti hanno concorso tre storici: Vittorio Vogna, che ha curato il periodo 1918-35, Lorenzo Salimbeni, che si è occupato del periodo da 1936 al 1944 e Iadi Galifi che ha approfondito le vicende dell’Arma a Trieste nel secondo dopoguerra.

Alla ricerca iconografica e al capitolo sulla storia della caserma di via dell’Istria, intitolata al generale Petitti di Roreto, ha contribuito soprattutto il maresciallo Fabiano Basci del Comando provinciale dell’Arma.

Alla presentazione, oltre a Galateria e al colonnello Tartaglione, ha presenziato Georg Meyr, docente di Storia delle relazioni internazionali alla facoltà di Scienze politiche dell’ateneo triestino e curatore del volume assieme a Raoul Pupo. «Studiare l’Arma dei Carabinieri in una realtà locale – ha osservato Meyr – significa affrontare la storia di un territorio nel suo complesso».

(u.s.)

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