La sua vita un romanzo di avventure

Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi, Cavaliere ufficiale per meriti scolastici, Commendatore anche per la sua partecipazione alla guerra di liberazione (fu ferito), Stella d’oro del Coni,...

Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi, Cavaliere ufficiale per meriti scolastici, Commendatore anche per la sua partecipazione alla guerra di liberazione (fu ferito), Stella d’oro del Coni, due volte campione italiano di canottaggio, atleta azzurro e presidente dell’Unuci, l’Associazione degli ufficiali in congedo, e dell’Associazione che raggruppa le associazioni d’Arma cittadine, fino all’ultimo presidente dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra. Sono solo alcuni dei successi e delle onorificenze ottenute da Umberto Sanzin, mito vivente dello sport monfalconese anche per la sua straordinaria poliedricità. Inegualiabile è stata la sua attività in campo sportivo. Fondatore della Canottieri Timavo, oltre che della Svoc, vincitore di due campionati italiani con l’”otto”, azzurro di canottaggio e presidente della società. Nei primi anni ’50, sotto l’egida del Crda, Sanzin ha fondato una squadra di atletica capace di ottenere successi strepitosi con Umberto Blason, campione italiano di decathlon, Ennio Boschini, tre volte campione italiano nel martello, Bruno Poserina, campione italiano di decathlon, e Sergio Rossetti, primatista italiano di salto con l’asta e cinque volte campione italiano di decathlon. Successi irripetibili per lo sport monfalconese, come quelli che Sanzin seppe ottenere nei decenni in cui fu insegnante di educazione fisica al Liceo scientifico Buonarroti, dal ’50 all’87, alle kermesse provinciali del campo Fabretto di Gorizia. Grande il suo impegno per i giovani: per trent’anni ha diretto il Centro Olimpia ed è stato preparatore della mitica formazione del Crda di Ciso Zelesnich che, negli anni ’60, ha militato in serie C.

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