La Tac “super intelligente” battezzata da Telesca

«Chi temeva un depotenziamento della nostra funzione ospedaliera, ora deve ricredersi. Gli investimenti fatti, e non ultimo quello per la nuova Tac, vanno esattamente nella direzione opposta». Così il direttore generale dell'Azienda Sanitaria "Bassa Friulana e Isontina" Giovanni Pilati ha commentato, ieri mattina, la presentazione ufficiale della modernissima "Tac intelligente" appena acquistata per l'ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia. Lo strumento - costato in totale tra acquisto e installazione 550.118 euro - è in realtà in funzione già dal 5 settembre, a scartamento ridotto, e dal 12 settembre, a pieno regime, e rappresenta un'assoluta eccellenza. Si tratta, come ha ben raccontato ieri tra gli altri il dottor Piero Pellegrini, direttore della Radiologia di Gorizia e Monfalcone, di un tomografo computerizzato a 64 strati realizzato da Ge Healthcare, che permette di eseguire tutte le tipologie di diagnostica richieste da un ospedale di rete.
Tra le sue caratteristiche più importanti, oltre ad una maggiore velocità nell'elaborazione delle immagini e ad una superiore accuratezza delle stesse, c'è quella di abbattere drasticamente (fino all'82%) la dose radiogena erogata al paziente. Un elemento fondamentale per la sicurezza e la salute di chi deve sottoporsi agli esami, specie se parliamo di soggetti delicati come possono ad esempio essere bambini o anziani. Ma gli esami diventano con la nuova Tac anche più veloci: un esame total body richiederà d'ora in poi non più di dieci secondi, ed un esame cardio appena 5 battiti. Un passo avanti non indifferente, che è stato possibile anche grazie ad un lavoro d'èquipe che ha permesso, tra l'altro, di sostituire la vecchia Tac con quella nuova in appena 19 giorni, dal 18 agosto al 5 settembre: nel mezzo gli esami sono stati garantiti dal noleggio di una Tac mobile posizionata su un camion (per il costo di 28mila euro) e dall'utilizzo per qualche giorno del tomografo di Monfalcone. «La riforma ha portato a grande attenzione per i servizi territoriali - ha detto il direttore Pilati -, ma questo non vuol dire che abbiamo abbassato la guardia sull'attività dell'ospedale. E l'acquisto della nuova tac si inserisce nel processo di ammodernamento tecnologico». Con Pilati c'erano ieri tra gli altri anche gli assessori comunale e provinciale Silvana Romano e Mara Cernic. La sanità regionale era rappresentata dall'assessore Maria Sandra Telesca. «In questi anni abbiamo incontrato tante difficoltà, ma stiamo iniziando a raccogliere i frutti del lavoro - ha detto -. Se non ci mettiamo mano, il nostro sistema sanitario è a rischio, e la riforma pensa proprio a questo: non stiamo cercando di evitare di spendere, ma piuttosto di utilizzare meglio ogni centesimo delle nostre risorse. Lavoriamo per un sistema fatto di alleanze, a tutto vantaggio dei nostri cittadini».
Marco Bisiach
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