La trattoria “ex Hitler” minaccia di chiudere

MUGGIA. «Siamo di fronte ad un vero e proprio sabotaggio turistico: a questo punto, dopo oltre 100 anni di attività, la trattoria “ex Hitler” abbasserà la saracinesca». È stanca di combattere Lili Bontempo. La vulcanica proprietaria dell'omonima trattoria conosciuta da muggesani e triestini come “ex Hitler” si sente come Don Chisciotte: i mulini a vento, in questo caso, sono il Comune di Muggia. «Con l'inizio dei lavori di riqualificazione del Mandracchio la mia attività è stata fortemente penalizzata: ho dovuto togliere il gazebo per gli ospiti, mi hanno fatto levare i tavolini e ora i lavori sono fermi e riprenderanno appena in settembre, proprio poco prima della Barcolana», tuona la Bontempo. A ciò si aggiungono altre situazioni di disagio. «Sono costretta a pulire la sabbia che proviene dal cantiere, davanti a me hanno installato un wc chimico e una altra struttura, e così la gente che passa in auto si ferma e prosegue verso la Slovenia: questo è un sabotaggio turistico».
La proprietaria dell'ex Hitler – la trattoria viene chiamata ancora così per la notevole somiglianza del suo vecchio proprietario Giorgio Stener con il Fuhrer – ha già attivato il suo legale che potrebbe fare causa al Comune di Muggia. «Incasso una media di 100-200 euro a fronte di una spesa quotidiana tra i 400 e i 500 euro. Capisce che non ci rientro più? Io do da lavorare a sette persone, cinque fissi e due a chiamata, tutti regolarizzati. In estate poi il numero aumento di due unità. Ditemi, cosa devo fare? Licenziare il personale? No, farò causa, e poi mi vedrò costretta a chiudere un locale che è sempre andato avanti dal 1907 a oggi». Lili Bontempo ha cercato di spiegare la soluzione agli amministratori comunali. «Ho avuto un incontro con il presidente dell'Asecot Paolo Cigui e con l'assessore al Commercio Stefano Decolle. L'assessore mi ha promesso che avrebbe messo a posto i parcheggi, in realtà non ci saranno più, così una cinquantina di posti per le automobili andranno persi per sempre».
Le accuse della Bontempo hanno scatenato una pronta reazione da parte del Comune. «Alla richiesta di ripristino dell’occupazione del suolo pubblico protocollata in data 24 maggio è seguita la tempestiva risposta da parte del Comune la mattina seguente: si invita, dunque, a inviare sollecito alle Poste Italiane se non si ritiene il loro servizio altrettanto celere o a contattare l’Assessore Decolle che ha già offerto la propria disponibilità per ottimizzare ancor più i tempi», recita una nota del Comune. Per quanto riguarda i lavori «ad oggi la prima zona oggetto di intervento, dove si trova anche il ristorante Bontempo, risulta già pavimentata con calcestruzzo che ne permette quindi l’utilizzo e i lavori di cui sarà interessata la stessa area a settembre sono relativi ad una nuova pavimentazione che riqualificherà la zona non solo a suo vantaggio, ma anche di tutti i cittadini muggesani».
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