L’Accademia dei fiori viaggia nel territorio raccontando la storia delle coltivazioni
la curiosità
È un viaggio nella storia del territorio, ma attraverso l’uso, la coltivazione e il significato attribuito ai fiori quello che l’Accademia delle arti dei fiori Aps (l’ex Scuola fioristi Fvg) di Isola Morosini propone da qui alla prossima estate. Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso i bandi cultura storica ed etnografica, è stato presentato ieri nella sede dell’associazione assieme ad alcuni dei dieci partner dell’iniziativa.
Al proprio fianco, come ha spiegato la presidente Rossella Biasiol, l’accademia delle arti dei fiori ha trovato i Comuni di Monfalcone e Sagrado, il Consorzio Culturale del Monfalconese, Italia Nostra, la Pro Loco di San Canzian d’Isonzo, il Centro studi monastici di Cividale, il Gruppo archeologico aquileiese, l’associazione Amici del luogo del trattato e Use Città del trattato di Campoformido, Associazione progetto 4 stagioni. Quello che l’Accademia ha deciso di proporre è del resto un’inedita cavalcata nelle vicende del Basso Isontino e del resto della regione a partire dalle popolazioni celtiche per arrivare alla conclusione del primo conflitto mondiale.
«Con i celti ritroviamo i riti dell’agricoltura collegati a solstizi – ha raccontato Rossella Biasiol –, mentre degli antichi romani potremo riscoprire la passione per le rose». Il cristianesimo mantiene un forte rapporto con la cultura dei fiori, come poi fanno anche i longobardi, testimoniata tra gli altri aspetti dalla ricchezza dei giardini nei monasteri e dagli sviluppi successi nel periodo del Patriarcato. Il percorso passerà attraverso gli anni di dominazione della Serenissima e l’approfondimento sui Benandanti, appartenenti, secondo Carlo Ginzburg, a un culto pagano-sciamanico contadino basato sulla fertilità della terra diffuso in Friuli, intorno al XVI-XVII secolo.
«Infine di nuovo La Rosa che con la sua fragranza ci accompagnerà a Gorizia da Enrico, nipote di Carlo X di Borbone, incontrando la storia della floricoltura industriale della città e la sua fine, allo scoppio della Grande guerra», ha detto la presidente dell’Accademia, che ospiterà gli appuntamenti su celti e romani. I partecipanti si sposteranno invece a Cividale per parlare di longobardi, a Monfalcone e Sagrado per la Serenissima, a Codroipo per Napoleone e a Gorizia per la parte conclusiva. Per partecipare e informazioni si può contattare l’associazione al 3492293984 e alla mail info@scuolafioristifvg.it. —
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