L’accorpamento con Venezia avrebbe creato un paradossale intreccio di responsabilità

Quale sarà stata la “ratio” per cui il ministero ha conservato autonomia alla Soprintendenza archivistica, mentre una ultima bozza del testo riportava ancora un accorpamento con Veneto e Trentino-Alto...
Lasorte Trieste 10/03/14 - Pierpaolo Dorsi
Lasorte Trieste 10/03/14 - Pierpaolo Dorsi

Quale sarà stata la “ratio” per cui il ministero ha conservato autonomia alla Soprintendenza archivistica, mentre una ultima bozza del testo riportava ancora un accorpamento con Veneto e Trentino-Alto Adige? Forse anche un complesso intreccio amministrativo e burocratico che fa parte delle molto complessa articolazione del ministero dei Beni culturali sui territori. Soprintendente archivistico è Pierpaolo Dorsi (foto), il “vicario” è Renata Da Nova, la quale però riveste anche un secondo incarico: “a interim” è direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia. Se l’accorpamento “a tre” avesse avuto luogo si sarebbe creata una situazione paradossale. Gli Archivi di Stato non subiscono modifiche, dunque il direttore “a interim” di Gorizia avrebbe fatto capo al (nuovo) segretariato con sede a Trieste. Ma, sulla poltrona della Soprintendenza archivistica di Trieste, Da Nova avrebbe dovuto rispondere al segretariato di Venezia. La complessità è interessante, ma quando è troppa, è troppa. (g. z.)

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