«L’acqua di casa è sporca» Anziani raggirati in Istria

POLA. Forse non si può parlare di truffa vera e propria, ma di trucchi commerciali di basso profilo. Metodi per vendere un determinato prodotto, raccontando frottole nella sfera sanitaria ai...

POLA. Forse non si può parlare di truffa vera e propria, ma di trucchi commerciali di basso profilo. Metodi per vendere un determinato prodotto, raccontando frottole nella sfera sanitaria ai potenziali acquirenti che, quando c’è di mezzo la salute, cadono ingenuamente nella trappola.

Ma anche questo è reato, passibile di denuncia penale. E riguarda un gruppo di dipendenti di una società di Fiume che sta facendo il giro dell’Istria vendendo piccoli macchinari e filtri per rendere pura e pulita l’acqua ad uso alimentare. Suonano alla porta per lo più delle persone anziane che “bevono” con una certa facilità la storiella. «L’acqua del vostro rubinetto è sporca e inquinata e quindi non adatta all’alimentazione» raccontano all’ignaro interlocutore. Poi a dimostrazione di quanto affermato eseguono un esperimento, in realtà un vero e proprio inganno, come racconta Laura Superina, direttrice dell’azienda pubblica Acquedotto istriano di Pinguente: «L’acqua viene sottoposta ad analisi da un apparecchio formato da due elettrodi - spiega - e subito cambia coloro in giallastro in seguito all’elettrolisi. Alla vista dell’acqua “sporca” gli utenti si spaventano e nella maggior parte dei casi comperano quanto proposto dai commercianti. Ossia dei rimedi per il trattamento dell’acqua che si suddividono in due gruppi: piccoli elettrodomestici scambiatori ionici con carbone attivo e disinfezione con l’argento dal prezzo fino a 53 euro, oppure vari filtri con o senza remineralizzazione per un costo fino a 2.000 euro». Gli esperti avvertono che l’acqua così trattata perde elementi utili come il calcio e il magnesio che, quindi, devono venir rimpiazzati in altro modo.

Ma Zeljko Dadic, dell’Istituto nazionale per la salute pubblica, afferma che non c’è assolutamente bisogno di alcun rimedio all’acqua erogata dal sistema idrico pubblico in quanto è continuamente sottoposta a doppio controllo: dai laboratori interni e dagli enti sanitari pubblici. Ecco dunque che l’Acquetto istriana lancia un appello agli utenti a non lasciarsi imbrogliare dai falsi chimici che suonano alla porta. Segnalazioni di truffe in questo senso sono arrivate da Caroiba, Visignano, Parenzo, Orsera, San Lorenzo del Pasenatico e da altre località. (p.r.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo