L’acquasantiera di Barbana è una copia

Entrando nel Santuario di Barbana ci si imbatte subito nella grande acquasantiera, che raffigura il diavolo costretto a portare l’acqua santa. Quella bella scultura, tanto ammirata, è però in realtà...
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Entrando nel Santuario di Barbana ci si imbatte subito nella grande acquasantiera, che raffigura il diavolo costretto a portare l’acqua santa.

Quella bella scultura, tanto ammirata, è però in realtà una copia. Un aspetto sigolare del Santuario, che l’artista gradese Lorenzo Boemo ha inteso segnalare, avendo avuto modo di visitare una chiesa del Veneto dove si trova l’opera originale.

Questa scultura è realizzata in marmo bianco e si trova nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso.

È evidente nella scultura lo sforzo che fa il demonio a portare l’acqua santa, demonio che vorrebbe sottrarsi non solo perché si tratta di un pesante fardello, ma anche perché disprezza ciò che rappresenta l’acqua santa, che è raccolta all’interno di una grande capasanta la quale rappresenta il battesimo e l’appartenenza alla Chiesa.

L’opera presente nel santuario mariano di Barbana, come detto, una copia della scultura realizzata da padre Claudio Granzotto, professore, appartenente ai i frati minori francescani, che date le sue virtù è stato beatificato.

L’opera originale venne realizzata nel 1928 quando l’artista era ancora uno studente. Granzotto è morto nel 1947, e proprio per ricordarlo è stata realizzata, nel 1948, la copia della splendida acquasantiera che si trova a Barbana.(an.bo.)

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