L’addio all’ingegner Ciani già presidente dell’Ordine Firmò l’Auditorium e il Verdi

Oggi alle 11, nella chiesa di San Giusto, il funerale del professionista Il suo studio curò anche la ristrutturazione della sinagoga di via Ascoli 

Il LUTTO



Profonda commozione nella comunità cittadina e in quella dei professionisti ha destato la scomparsa, a 90 anni, dell’ingegnere Giorgio Ciani. Conosciuto e stimato, era uno dei più quotati e preparati ingegneri della città, ha contribuito al suo sviluppo urbanistico con progetti di importanti edifici. In lui la passione per l’Architettura travalicava i confini della sua formazione e della professione di ingegnere puro. Appena laureato all’università di Trieste fu chiamato dai vertici della società preposta alla costruzione della rete autostradale italiana e questo gli permise di acquisire grande esperienza, affinando la sua competenza e professionalità.

Giorgio Ciani, amando profondamente Gorizia, in cui aveva i suoi affetti, dopo l’esperienza milanese decise di abbracciare la libera professione aprendo qui il suo studio. Numerosi gli edifici che portano la sua firma, molti dei quali in collaborazione con gli architetti Giorgio Picotti e Maria Teresa Grusovin, collaborazione diventata negli anni una profonda amicizia. L’Auditorium di via Roma, la ristrutturazione del teatro Verdi e della Sinagoga a Gorizia, del teatro e del castello a Gradisca, il palazzo della Sip, l’edificio di corso Italia 119 sono solo alcuni esempi. Per decenni è stato presidente dell’ordine degli ingegneri di Gorizia, tecnico di fiducia della Banca d’Italia, e componente della commissione edilizia comunale.

Professionista e uomo di estrema correttezza, dotato di sottile ironia, arguzia, gentilezza ed umanità, toccato negli affetti dalla scomparsa nel 2013 della moglie Marisa, è riuscito a rimanere un padre e un nonno presente, disponibile e generoso con il suo modo di uomo d’altri tempi.

Innata la sua passione per la montagna e per lo sci, che lo portava ogni anno sulle piste delle Dolomiti.

Per ricordare i tempi della sua gioventù, quando incontrava gli amici allo storico caffè “Alle Ali” di corso Italia, fu testimone di tanti aneddoti legati alla storia del locale e degli eventi storici che intorno a questo si svolgevano: dal succedersi delle truppe impegnate nel conflitto mondiale, alle visite del campione dei pesi massimi Primo Carnera che dalla lontana California veniva a trovare la storica proprietaria, la mitica zia “Gnagne”. È a quei tempi che nasce la sua profonda fede calcistica per l’Ambrosiana, poi Inter, rimasta nel tempo immutata.

Con la scomparsa dell’ingegner Ciani, la città perde una figura di assoluto valore, che ha onorato Gorizia con il suo esempio nella professione e nella vita. Lascia le figlie Lorenza, Francesca ed Enrica, con i generi e gli adorati nipoti.

I funerali si svolgeranno questa mattina alle 11 nella chiesa di San Giusto, in corso Italia, provenendo dalla cappella dell’ospedale San Giovanni di Dio. –

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Il Piccolo