L’addizionale Irpef a Duino diventa realtà

Il consiglio comunale ha approvato la delibera con l’aliquota unificata allo 0,8% Alzata a 25mila euro di reddito la soglia di esonero. Esenti due cittadini su tre
Di Ugo Salvini

DUINO AURISINA. Arriva l’addizionale Irpef per i residenti di Duino Aurisina. È stata approvata, in consiglio comunale, la delibera che istituisce l’aggravio fiscale a partire dal 2017. Il provvedimento, che mette il Comune guidato dal sindaco Vladimir Kukanja, a capo di una coalizione di centrosinistra, alla pari con le altre amministrazioni del territorio provinciale, approdate da tempo a questa non facile scelta, è stato però sostanzialmente modificato, rispetto alla prima stesura. È stata Tatjana Kobau, assessore per le Politiche sociali, a proporre, in questo caso nelle vesti di consigliere di maggioranza, un emendamento, in virtù del quale è stata alzata a quota 25mila euro di reddito imponibile annuo la soglia che garantisce l’esenzione totale dal pagamento dell’addizionale (in un primo momento era stata fissata a 20mila euro) ed è stata unificata allo 0,8 per cento l’aliquota da applicare ai detentori di redditi superiori.

«Abbiamo deciso di correggere il testo originale - ha spiegato Kobau - per evitare di penalizzare le fasce sociali più deboli, ricordando che, se tutti pagassero il dovuto, l’addizionale non sarebbe necessaria». Concetto ribadito dall’assessore al Bilancio, Lorenzo Corigliano: «Abbiamo in sospeso contenziosi di natura tributaria, che ci vedono controparte di contribuenti evasori, che dovrebbero portare alle casse del Comune importanti somme - ha precisato -, ma siccome si tratta di incassi la cui riscossione è legata a procedure che non dipendono da noi, dobbiamo garantire ugualmente la quadratura dei conti. Inoltre - ha aggiunto - i trasferimenti di risorse finanziarie dalla Regione sono in netto calo. Ribadisco - ha concluso - che un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti permetterebbe di evitare l’adozione di misure come queste».

Concetti confermati dai numeri presentati dai due rappresentanti della giunta. «Con la correzione sulla soglia - ha osservato Kobau - due cittadini su tre, quelli con meno reddito, saranno esentati dal pagamento». «Il grosso dell’addizionale - ha evidenziato Corigliano - sarà pagato da 1297 lavoratori dipendenti su 2961 e da 696 pensionati su 2606. Tra i lavoratori autonomi a pagare saranno 76 su 112, 59 su 191 per quanto riguarda le imprese, 27 su 231 le società immobiliari e 51 su 181 i titolari di quote di società di persone: uno squilibrio determinato dall’evasione».

Immediata e molto ferma la reazione dell’opposizione di centrodestra. I consiglieri del Pdl Andrea Humar e Daniela Pallotta hanno contestato la possibilità di aumentare le tasse «perché lo vieta la legge di stabilità». L’ex sindaco Giorgio Ret, capogruppo dell’omonima lista, ha chiesto se il provvedimento «che aumenterà il gettito per il Comune, rispetto a quanto previsto in base alla prima stesura, servirà a coprire buchi di bilancio». Humar ha poi criticato la scelta di «penalizzare pochi cittadini, sui quali graverà l’intero peso dell’addizionale". Elena Legisa (FdS) ha replicato sottolineando che «è invece giusto far pagare di più chi ha redditi maggiori». Ma qualche malumore è arrivato anche da esponenti della maggioranza. Roberto Gotter, capogruppo del Pd, ha espresso «disagio per le difficoltà della giunta nel gestire il bilancio», mentre Edvin Forcic (Unione slovena) ha chiesto una «diversa programmazione in futuro per quanto riguarda uscite ed entrate». Massimo Romita, capogruppo del Pdl, ha annunciato che «il centrodestra non parteciperà più alle commissioni sul Bilancio, perché alle nostre domande non si danno mai risposte».

Al momento del voto sulla delibera, hanno dato il loro «sì» il sindaco Kukanja, il vice, Massimo Veronese e i consiglieri Roberto Gotter e Marisa Skerk del Pd, Tatjana Kobau e Elena Legisa (FdS), Edvin Forcic e Mitja Tercon (Us), mentre si sono dichiarati contrari Massimo Romita, Andrea Humar e Daniela Pallotta (Pdl), Giorgio Ret e Tjasa Svara (lista Ret) e Silvia Iurman (Progetto civico). Astenuti Maurizio Rozza, Francesco Foti (lista Possibile) e Walter Ulcigrai (lista Kukanja).

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