L’aeropittura di Crali e la mostra futurista, esordio col botto a Monfalcone

MONFALCONE Numeri ormai da record, mai toccati a Monfalcone, per la mostra dedicata all’opera di Tullio Crali e al Futurismo, di cui fu un “aeropittore” di spicco e cui rimase sempre fedele. Dopo un primo fine settimana da mille presenze, quello appena alle spalle, il secondo dall’inaugurazione dell’esposizione, ha visto entrare nella Galleria comunale d’Arte contemporanea 754 visitatori, di cui 414 nella sola giornata di domenica, trainata dalla possibilità di farsi condurre alla scoperta della mostra dal suo curatore, Marino De Grassi, e, per la parte dedicata al Futurismo, da Mauro Steffé dell’associazione Luci nella Storia.
In totale, nei suoi primi sette giorni di vita l’esposizione, che copre l’intero percorso artistico di Crali attraverso 82 opere del pittore di origine dalmata, ha sfiorato le 2 mila presenze. Per l’esattezza i visitatori sono stati 1.904 con una media di 300 al giorno. «Siamo oltre i numeri della mostra allestita a suo tempo a Gorizia e molto vicini a quella di Trieste», afferma Steffé. Al di là delle cifre, che pure pare abbiano indotto il Pd a insediare il seggio per le primarie di domenica poco distante dall’ingresso della Galleria comunale, proprio per l’interessante andirivieni di persone, c’è però la tipologia di pubblico “agganciata” dall’evento culturale. Visitatori sono giunti non solo da Trieste e Udine, ma anche dal Veneto e dalla Lombardia, oltre che da Austria e Slovenia. «Merito di quanto abbiamo deciso di proporre, con un investimento importante», afferma l’assessore alla Cultura e promozione territoriale Luca Fasan, che non nasconde la propria soddisfazione.
La scommessa (75 mila euro il budget dell’esposizione che rimarrà aperta fino al 12 maggio) per ora si può dire vinta e quindi, con tutta probabilità, replicabile nel corso del 2020, con un palinsesto del contenitore culturale di piazza Cavour (aperto mercoledì, venerdì, sabato e domenica con orario 10-13 e 16-19) che ruoti attorno a un’esposizione di alto livello in grado di veicolare nome e immagine di Monfalcone all’esterno e rendere attrattiva la città a tutto tondo.
«Credo che nel caso specifico le visite guidate abbiano rappresentato un valore aggiunto – aggiunge Fasan –, come lo daranno gli eventi per le scuole e di approfondimento che realizzeremo di qui alla conclusione della mostra».
A monte c’è pure, però, un diverso orientamento della promozione, divenuta pienamente “multicanale” e molto più estesa. I manifesti stradali di 6 metri per 3 sono apparsi a Monfalcone e Gorizia, ma anche a Trieste, Udine e Pordenone e al marketing sui social si è aggiunto quello su riviste del settore come Art Dossier. La promozione via radio è stata estesa anche a Croazia e Austria, mentre a livello locale locandine sono state affisse negli esercizi commerciali e nei locali pubblici e i pannelli luminosi collocati lungo le strade ad alta percorrenza del territorio comunale stanno facendo la loro parte. «Credo che pure l’incrocio con gli eventi di Carnevale di questi giorni abbia contribuito a far conoscere la mostra», afferma l’assessore alla Cultura che, da parte sua, sta già lavorando a un evento di uguale portata da realizzare nel corso del prossimo anno. Senza scordare, comunque, il progetto di collegare in modo sempre più stretto l’attività della Galleria comunale d’Arte contemporanea a quella del Museo della Cantieristica.
Un percorso delineato già nell’ultimo periodo della precedente amministrazione con Anna Krekic, la curatrice dei due contenitori. A dare la misura della collaborazione sarà già a giugno la mostra dedicata nella GcAc all’opera di Vito Timmel, le cui tele realizzate per il teatro di Panzano sono conservate al MuCa, nella reinterpretazione dagli studenti del Liceo artistico Max Fabiani. —
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