L’Agenda storica di Gorizia forse su internet nel 2014

È stata presentata nel salone Carlo X del grand hotel Entourage l’Agenda storica di Gorizia ideata di cui è autore il commercialista goriziano Stellio Raida. Presente il vescovo emerito di Gorizia,...

È stata presentata nel salone Carlo X del grand hotel Entourage l’Agenda storica di Gorizia ideata di cui è autore il commercialista goriziano Stellio Raida. Presente il vescovo emerito di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, sono intervenuti lo storico Riccardo Cecovini e gli studiosi di storia locale Claudio Bulfoni e Tullio Chiussi. A moderare la serata il docente della sede di Gorizia dell’Università di Udine, Francesco Pira. Il vescovo De Antoni ha espresso apprezzamento per l’Agenda storica, «un lavoro molto bello e interessante che un vescovo emerito non può non apprezzare. Un vescovo emerito - ha detto - è come un uomo a cui hanno amputato una gamba e si illude ogni tanto di averla. Oggi ho recuperato tanto tempo per leggere studiare e dedicarmi alla mia grande passione: la ricerca storica».

Mirati a raccontare parte dei contenuti dell’Agenda gli interventi di Cecovini, che ha analizzato la situazione degli insediamenti umani nell’area goriziana prima di Cristo e un episodio dimenticato dai goriziani accaduto il 16 ottobre del 1846 quando 52 persone annegarono nell’Isonzo, di Claudio Bulfoni che ha parlato del Ghetto ebraico a Trieste e dei suoi studi che lo hanno portato ad essere citato anche dal Jerusalem Post di Tel Aviv, e di Tullio Chiussi che ha raccontato il mistero della scomparsa dei resti di un vescovo e dei funerali a Gorizia dei nobili di Francia.

Infine Raida, con l’ausilio di immagini e di documenti, ha sottolineato alcuni aspetti dei due conflitti mondiali, in relazione alla distruzione di tanti edifici tra cui la chiesetta di Santo Spirito nella Prima guerra e la divisione di Gorizia del 1947. Raida è stato infine possibilista circa la possibilità di trasferire anche sul web l’agenda del 2014. «C’è tutto il nostro impegno – ha sottolineato il commercialista- speriamo di avere sempre il sostegno degli sponsor e forse ce la faremo».

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