Lago di Vrana a livello stabile nonostante la siccità estiva

CHERSO. È stato un anno che si potrebbe definire estremo, il 2012, per il lago di Vrana a Cherso, unico bacino di acqua potabile in tutto l’arcipelago chersino–lussiniano. Rispettando quanto avviene...

CHERSO. È stato un anno che si potrebbe definire estremo, il 2012, per il lago di Vrana a Cherso, unico bacino di acqua potabile in tutto l’arcipelago chersino–lussiniano. Rispettando quanto avviene altrove nel mondo, anche questo stupendo fenomeno carsico ha dovuto fare i conti con le bizze del tempo, venendo dapprima messo a dura prova dalla siccità, per poi gonfiarsi nuovamente al riapparire delle piogge. Il tutto descritto dai numeri. Infatti, lo scorso 10 ottobre è stato registrato il livello minimo da quando vengono effettuate le misurazioni, ossia dal 1978, con 9 metri e 7 centimetri. È stata la conseguenza di una siccità che ha visto Vrana assorbire dal primo gennaio al 31 agosto la miseria di 245,5 litri di pioggia per metro quadrato, mentre il mese di novembre ha donato al lago una copiosa quantità d’ acqua: 309,5 litri. Il 12 novembre 2012 è stata rilevata alla stazione meteorologica di Vrana la caduta di 136,7 litri per mq, quantitativo superiore alle precipitazioni complessive avutesi in gennaio, febbraio, marzo, aprile, giugno e luglio, quando il pluviometro ha segnalato non più di 132,6 litri. Nonostante i lunghi periodi di assenza di pioggia, il 2012 si è chiuso a Vrana con 1039 litri per mq, con primato appartenente al 2002 (1563 litri), mentre il record negativo spetta al 2011 con 721,4 litri. Dicevamo del livello più basso, pari a 9,07 metri. Quello più alto è stato misurato nel gennaio del 1982 e ammontava a 14,35 metri. Attualmente è di poco superiore ai 10 metri. Secondo gli esperti, la situazione si farebbe critica se il livello dovesse scendere sotto i 3 metri: a quel punto, per una questione di pressione nei canali di collegamento, l’acqua di mare entrerebbe nel lago.

(a.m.)

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