L’agriturismo rispetta le trincee del Carso

SAGRADO. «L’agriturismo sul Monte San Michele è previsto dal Piano integrato territoriale Carso-Isonzo approvato dalla Regione. Il progetto Carso 2014+ non c’entra niente». A precisarlo è l’assessore provinciale all’Ambiene Mara Cernic. Sulla questione la Provincia di Gorizia è stata chiamata indirettamente in causa da Paolo Zucconi. Il presidente dell’associazione Amici di Castelnuovo con una lettera aperta aveva sottolineato come la struttura turistica in via di realizzazione sulla strada che da San Martino del Carso porta alla Zona Sacra si trovi in un luogo di alta valenza ambientale, paesaggistica e storica e, per questo, invitavava i responsabili del progetto Carso 2014+ a intervenire per evitare la demolizione delle strutture risalenti alla Prima guerra mondiale lì presenti (trincee e parallele Gini). «I promotori - ricorda l’assessore Cernic, a proposito della fattoria didattica - hanno sottoscritto un documento in cui si impegnano a non toccare i reperti storici, ma anche a mantenerli in buono stato occupandosi della manutenzione loro e delle vie d’accesso. I sentieri rimarranno aperti».
Più in generale l’esponente della giunta Gherghetta nota che l’idea di fondo di Carso 2014+ è quella di favorire lo sviluppo tenendo però presente l’ambiente. «L’ente pubblico - dice l’assessore - crea le infrastrutture per poi consentire l’insediamento di iniziative private, ma non in modo selvaggio».
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