L’alzavola delle Noghere uccisa dalla plastica

Attorno al suo becco era infilato un anello di plastica, simile a quelli prodotti dall’apertura di una bottiglia di plastica. Quella trappola infilata nel becco non ha consentito all'animale di alimentarsi per giorni

MUGGIA La plastica uccide. Il messaggio deve essere chiaro. E per evidenziare in modo tangibile quanto pericoloso sia questo materiale gettato con noncuranza nell’ambiente, l’Enpa ha raccontato l’atroce fine di un’ alzavola, un acquatico di superficie, capace di procurarsi il cibo senza immergersi completamente, erbivoro che si nutre prevalentemente di semi, di larve di insetti acquatici e molluschi.

Questo animale impegna un terzo della sua giornata a procacciarsi del cibo: l’assenza di nutrimento per alcuni giorni può comportare la sua morte. Ed è proprio quello che è successo all’esemplare recuperato pochi giorni fa dai volontari dell’Enpa che, a seguito di alcune segnalazioni, hanno rinvenuto sulle sponde dei laghetti delle Noghere una giovane alzavola oramai senza forze.

Attorno al suo becco era infilato un anello di plastica, simile a quelli prodotti dall’apertura di una bottiglia di plastica. Quella trappola infilata nel becco non ha consentito all'animale di alimentarsi per giorni, portandolo all'estremo delle forze, debilitandola. «Portandola nel nostro ricovero, - riferisce la presidente dell'Enpa, Patrizia Bufo - abbiamo fatto il possibile per recuperarla, ma dopo poche ore è deceduta».

Recente anche il ritrovamento da parte del personale dell’ente che si occupa dell’assistenza animali di un piccione deceduto dopo aver ingoiato alcune palline di materiale plastico, utilizzate per caricare le pistole giocattolo.

Abitudini sbagliate, a cui non facciamo caso, stanno uccidendo gli animali non solo del mare. Buste di plastica, mozziconi di sigarette, tappi e cerchietti delle bottiglie di plastica, l’involucro che unisce le lattine e immondizia varia diventano trappole mortali per uccelli, tartarughe, pesci, anatre, cigni e altre specie. «Purtroppo, - sottolinea Bufo - sono in aumento i soccorsi ad animali vittime delle nostre cattive abitudini, dobbiamo stare tutti più attenti». —

L.T.

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