Lamenti dal camion in Molo VI Trovati tre migranti allo stremo

Una donna e due ragazzi erano nascosti nel mezzo in arrivo da uno scalo turco Erano debilitati dal lungo viaggio in uno spazio ridotto: ricoverati a Cattinara
Lasorte Trieste 13/06/17 - Porto, Molo VI
Lasorte Trieste 13/06/17 - Porto, Molo VI



I portuali del Molo VI stavano lavorando allo scarico di un traghetto proveniente dal porto turco di Mersin, quando hanno sentito dei lamenti provenienti da uno dei camion imbarcati. All’interno del container, stretti in uno spazio ridottissimo, sono stati trovati tre migranti ridotti allo stremo da un viaggio via mare durato dei giorni.

I tre, due giovani e una donna, sono stati portati al Pronto soccorso di Cattinara per dei controlli del caso, ma le loro condizioni di salute non destavano preoccupazione.

La vicenda ha avuto inizio dopo le 16 di ieri pomeriggio. I lamenti provenienti dal carico di uno dei camion provenienti dalla Turchia hanno attirato l’attenzione degli operatori portuali, che hanno da subito estratto due persone e in seguito ne hanno individuata una terza. Sul posto sono stati subito chiamati i pompieri e i mezzi del 118.

In principio s’era temuto il peggio: sembrava infatti che il contenuto del camion si fosse ribaltato e che i tre migranti fossero rimasti feriti. Una volta estratte le persone, però, è risultato subito chiaro che non riportavano traumi da schiacciamento.

Il trauma vero, semmai, è quello derivante da un viaggio allucinante, durato cinque o sei giorni, nascosti in uno spazio ridottissimo nel ventre di una nave, senza possibilità di uscire.

I protagonisti di questa odissea contemporanea erano un ragazzo, una giovane forse minorenne e una donna più anziana. Il porto di Mersin, da cui proveniva il traghetto, è situato sulla costa sudorientale della Turchia, per cui è molto probabile che si tratti di profughi in fuga dalla guerra in Siria. Nelle ultime settimane l’esercito turco sta preparando un’offensiva diretta contro le zone autonome curde nel Nord del Paese, con l’idea di ripetere su scala più vasta la sanguinosa invasione condotta nel cantone di Afrin lo scorso anno. Il già tragico quadro del conflitto siriano si complica quindi con un possibile fronte di conflitto ulteriore, di cui i civili rischiano ancora una volta di essere le prime vittime. Inevitabile che molti cerchino la via della fuga, magari tentando un ricongiungimento con familiari già arrivati in Europa occidentale.

I migranti sono stati portati al Pronto soccorso per i controlli di rito. L’Azienda sanitaria universitaria triestina fa sapere comunque che le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. I tre mostrano però i segni del deperimento e della stanchezza conseguenti al viaggio. Non si tratta del primo caso di ritrovamento del genere. Di solito, però, i migranti vengono individuati nel momento in cui cercano di allontanarsi dal porto. Stavolta, stremati dal viaggio, sono stati loro stessi ad attirare l’attenzione degli operatori. —



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