Largo Mioni, scoperti gli scooteristi pirata

Pensavano di farla franca, ma la loro fuga è durata poco. La Polizia locale ha rintracciato gli scooteristi coinvolti nel grave incidente avvenuto domenica pomeriggio in largo Mioni, all’altezza dell’incrocio tra viale D’Annunzio e via Conti.
Si tratta di un diciannovenne e di un ventottenne, due amici di origine straniera: anziché fermarsi e soccorrere la persona rimasta ferita a terra, un sessantenne triestino pure lui in sella a un motorino, sono scappati. Il sessantenne è poi finito all’ospedale di Cattinara in coma. Ora è ricoverato in Rianimazione. La prognosi è ancora riservata.
Stando alle primissime ricostruzioni raccolte dalla pattuglia della Polizia locale, il sinistro si è verificato poco dopo le cinque del pomeriggio: il sessantenne, B. D. le sue iniziali, stava transitando con il suo scooter Yamaha lungo viale D’Annunzio. Il motorino proveniva da piazza Foraggi e andava dritto in direzione di piazza Garibaldi. All’altezza di largo Mioni si è visto tagliare la strada da un altro scooter che arrivava dal senso opposto, dunque da largo Barriera, e che ha svoltato a sinistra per imboccare via Conti. In sella c’era il diciannovenne (T. C. le iniziali fornite dalla Polizia locale). Il sessantenne ha frenato di colpo per evitare l’impatto ed è caduto sull’asfalto. «Il conducente dello scooter che effettuava la manovra di svolta in via Conti – si legge in una nota della stessa Polizia locale – proseguiva la marcia non considerando affatto l’ipotesi di fermarsi per prestare assistenza al ferito e per lasciare i propri dati ai fini assicurativi: tutti obblighi di legge, oltre che di buon senso». È stato il Nucleo infortunistica stradale della Municipale a prendere in mano il caso. Grazie alle testimonianze di due persone e a un’attenta analisi delle immagini delle telecamere pubbliche e private installate in zona, gli agenti hanno scoperto che il diciannovenne era assieme a un altro scooterista, un suo amico ventottenne, in sella a un Honda. Pure lui non si è fermato.
I due giovani sono stati traditi da alcune caratteristiche molto particolari dei caschi che indossavano: è anche grazie a quei dettagli che gli agenti hanno potuto identificare la coppia di scooteristi. Gli agenti si sono presentati a casa loro lunedì notte. I due hanno ammesso il coinvolgimento: entrambi saranno denunciati per omissione di soccorsi. Dovranno rispondere anche delle conseguenze arrecate al sessantenne, che è ancora in gravi condizioni a Cattinara. La Procura è già informata.
«La Polizia locale – spiega la nota – ancora una volta ha dimostrato di saper tutelare gli interessi delle vittime della strada, cercando con ostinazione ed acume i responsabili, anche quando i pochi elementi a disposizione avrebbero fatto pensare a un’impresa impossibile». —
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