L’artigianato creativo di CrafTs, quarta edizione in Ponterosso

L’appuntamento con l’artigianato creativo siglato “CrafTs” approda alla quarta edizione: due sono state le puntate natalizie entrambe in Ponterosso, una estiva lo scorso anno in piazza della Borsa e la prossima ancora in Ponterosso da giovedì 30 maggio – inaugurazione alle ore 10.30 – a domenica 2 giugno.
Carta, stampe, illustrazioni, complementi d’arredo, gioielli, moda sostenibile, erbe officinali, design, illuminazione su misura, liquori, cappelli: oltre venti le microimprese espositrici, a dimostrazione che quell’esperimento di due anni fa ha saputo uscire dallo stadio di startup per confermarsi come un luogo di incontro e di vendita, di fantasia e di commercio gradito agli autoctoni e ai visitatori.
Susanna Coronica e Paola Fontana, al vertice dello schieramento, anticipano alcuni temi della manifestazione, preannunciati anche da un pieghevole diffuso dal Comune. Partono dalle annotazioni organizzative: il Municipio finanzia l’iniziativa attraverso l’assessorato alle Politiche economiche retto dal vicesindaco Serena Tonel, Confcommercio è il braccio organizzativo. I container, nei quali si svolgerà “CrafTs”, vengono noleggiati presso l’Italspurghi di Gianfranco Cergol. L’allestimento sarà curato da Roberto “Vulcano” Semec, uno dei maestri triestini nell’arte lignea.
Attorno alla mostra-mercato comincia a levarsi qualche garbato “però”: la presidente Coronica sostiene che questo gruppo di artisti/artigiani è più di una promessa ed è giunto il momento di scommetterci sopra qualcosa di più ambizioso. Come potrebbe essere uno spazio permanente, da 300-400 metri quadrati, da sistemare in centro: l’ex zona Urban farebbe al caso loro.
Dal vicesindaco Tonel – dice Coronica – è arrivata un’apertura di gioco apprezzabile, che adesso deve assumere concretezza: il sito avrebbe il compito di ospitare laboratori dove le microimprese, che spesso operano a domicilio per contenere le spese, riescano a organizzarsi. Tra l’altro aleggia l’eventualità che in settembre vada in onda un’iniziativa di tipo artigianale, intrecciata con un mangia-bevi territoriale, per rilanciare uno spazio sottovalutato e in malarnese come il Mercato coperto: si vedrà.
Intanto Coronica avanza con le proprie truppe: ha affittato dal Comune, dopo un lunghissimo iter, un paio di botteghe in via Guido Reni, davanti al Lidl, dove una volta c’erano un tabaccaio e una tosatura per cani. La riconversione danza tra esposizione e atelier.magr
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