Laser all’avanguardia per la Clinica urologica

Notevole riduzione dei tempi di degenza (24-48 ore), assenza di emorragie, possibilità di interventi anche su pazienti critici, operazioni per via endoscopica evitando quelle a cielo aperto. Sono...

Notevole riduzione dei tempi di degenza (24-48 ore), assenza di emorragie, possibilità di interventi anche su pazienti critici, operazioni per via endoscopica evitando quelle a cielo aperto. Sono solo i principali vantaggi del laser di ultima generazione (“al Tullio”) che la Clinica urologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria ha ricevuto in dotazione grazie all’intervento (circa 120mila euro) della Fondazione CRTrieste.

L’apparecchiatura, destinata al trattamento dell’ipertrofia benigna della prostata (molto frequente nella popolazione maschile dopo i 60 anni), è stata presentata ieri mattina nell’area “day surgery” dell’Ospedale Maggiore. Un momento che ha segnato anche il simbolico passaggio di consegne fra Emanuele Belgrano, direttore della Clinica urologica, che da sabato prossimo andrà in pensione, e il suo successore, Carlo Trombetta.

«Trombetta - ha ricordato Belgrano - è il mio aiuto da vent’anni. Sono certo che porterà avanti con maggiore energia i diversi campi di attività della clinica». Ringraziando tutti i collaboratori, e in particolare i medici Stefano Bucci e Sandro Ciampalini, che hanno eseguito già diversi interventi con il nuovo laser, Belgrano ha poi sottolineato come si tratti di «un’attrezzatura unica in regione, meno “aggressiva” e più precisa rispetto ad altri tipi di laser, grazie alla quale sarà possibile ridurre le liste di attesa e dare un migliore servizio alla popolazione».

«Mi trovo a raccogliere un’eredità di grande livello - ha precisato Carlo Trombetta - in un ambiente in cui c’è un ottimo feelingi». Ringraziando la Fondazione, Trombetta ha poi spiegato che «gli interventi per l’ipertrofia prostatica venivano fatti sempre a Cattinara, mentre ora, grazie al nuovo blocco operatorio del Maggiore, siamo nella situazione ideale per farli in “day surgery”, aumentandone il numero».

Porgendo un ringraziamento e un saluto a Emanuele Belgrano, il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, Nicola Delli Quadri, ha invece ricordato un altro importante intervento della Fondazione CRTrieste, con il laser oculistico, e messo in luce come questa nuova apparecchiatura per la Clinica urologica costituisca la tecnologia più avanzata per curare una malattia sempre più frequente.

Questo rinnovato impegno della Fondazione per i bisogni della popolazione, che permette lo sviluppo delle professionalità nella Clinica urologica, è stato infine rilevato dall’Assessore alle politiche sociali Laura Famulari, alla quale ha fatto eco il vicepresidente della Fondazione Lucio Delcaro, che ha motivato l’investimento al fine di evitare “trasferte” ai pazienti triestini. «La Fondazione continuerà ad operare per le esigenze della sanità - ha rassicurato - come per l’assistenza agli anziani, settore che a Trieste ha forse necessità ancora maggiori».

(gi.pa.)

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