L’Ater sfida la burocrazia In arrivo 217 nuovi alloggi
di Francesco Fain
Duecentodiciassette alloggi popolari in arrivo. L’Ater combatte la strenua battaglia contro la burocrazia e contro i tempi biblici delle opere pubbliche e imprime un’accelerazione, per quanto possibile, ai propri progetti.
Lo si evince dall’analisi del “Bilancio di previsione per l’esercizio 2011” approvato dal Consiglio d’amministrazione dell’ex Iacp: cinquanta pagine di programmazione, numeri, tabelle, una delle quali la riproduciamo a fianco.
Il patrimonio
attuale
L’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale sta gestendo un consistente patrimonio immobiliare costituito da circa 4.800 alloggi, di cui circa 4.200 di sua proprietà e 600 di proprietà deiComuni. «È una presenza di tutto rilievo - spiega il presidente Pietro Zandegiacomo Riziò - anche in rapporto ad altre realtà regionali e nazionali, a testimonianza dell’impegno profuso nel corso degli anni da Stato, Regione ed altri enti che istituzionalmente hanno operato nel settore (Comuni, Ises, Incis, Gescal, etc) ed in particolare dall’Iacp recentemente trasformato nell’Ater. Il gettito per canoni di locazione dell’intero patrimonio gestito è previsto, per l’anno in corso, in circa 5,6 milioni pari al 68% dei ricavi». L’obiettivo futuro? «È quello - scrive Zandegiacomo nella relazione di bilancio - di assicurare una gestione ancor più efficiente del patrimonio attraverso una maggiore tempestività nell’assegnazione sia degli alloggi di nuova realizzazione che quelli di risulta, nei cambi, nelle risposte sia burocratiche che manutentive all’utenza, nella puntuale bollettazione dei canoni in modo da evitare disguidi con l’utenza con conseguente incremento della morosità».
I progetti
in piedi
Fra le priorità c’è il completamento della progettazione e l’avvio dei lavori del Contratto di quartiere 2: un intervento da cui si parla (senza vedere operai al lavoro) da tanto, troppo tempo. Nel rione Campagnuzza è prevista la realizzazione di 60 alloggi popolari con finanziamento risalente al... 2005.
Approvato, invece, il progetto esecutivo, redatto dagli uffici tecnici dell’Ater, per la ristrutturazione dell’edificio di via Vittorio Veneto a Gorizia (ex Inam) dove è prevista la realizzazione di 39 nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata. Il costo complessivo dell’intervento, compreso l’onere di acquisto dell’immobile, ammonta a 7 milioni di euro, di cui circa 5,4 con finanziamento regionale e per la rimanenza con fondi Ater. Iter definito anche per i 12 alloggi di Romans, i 5 diStaranzano, i 13 di Cormòns per un totale complessivo, quindi, di 137 appartamenti e investimenti di 27,5 milioni di euro.
Costruzioni
in corso
Per quanto riguarda i lavori in corso, nel 2011 proseguiranno i lavori di nuova costruzione/ristrutturazione di 80 alloggi: a Gorizia in via Mazzini, via Rabatta, via Pola; a Monfalcone in via Valentinis; a Ronchi dei Legionari in via Matteotti; a Staranzano in via Madrani; a San Canzian d’Isonzo nella frazione di Begliano. «Tutti interventi - scrive Zandegiacomo Riziò - per un importo complessivo di 14 milioni 500mila euro. Di questi 34 alloggi dovrebbero trovare completamento entro l’anno (12 a Monfalcone, 6 a Gorizia, 10 a Ronchi, 6 a Staranzano) mentre la realizzazione dei rimanenti si espliciterà entro il 2012».
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Nella sua ultima seduta, il Cda dell’Ater alla presenza del presidente Zandegiacomo, del vicepresidente Pacor, dei consiglieri Fugà e Fabbro, del direttore Liberale e dei sindaci revisori Lapovich, Giorda e Tavella, ha affrontato diversi argomenti. Fra questi, è stata approvata una significativa integrazione al “Regolamento dei cambi degli alloggi”, anche su indicazione delle organizzazioni sindacali dell’inquilinato. Tale modifica, peraltro di portata limitata, consente di procedere d’ufficio nell’accoglimento di domande di cambio di alloggio nell’ambito dello stesso edificio al fine di agevolare, nell’ordine, portatori di handicap motori, situazioni di sovraffollamento e di sottoutilizzo degli alloggi, anche mediante la procedura dell’autorecupero, con riserva di affrontare il problema più generale dei cambi.
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