L’attesa è finita: questa mattina l’inaugurazione dell’hangar
Il momento tanto atteso è arrivato: l’hangar Gleiwitz torna operativo. Oggi ci sarà l’attesissima inaugurazione che coinciderà con la ripresa dell’attività dell’aeroporto di Gorizia. La cerimonia prenderà il via alle 11: ci sarà il taglio del nastro della struttura che è stata interessata, negli ultimi mesi, da complessi lavori di riqualificazione grazie all’aiuto sostanziale (cioè economico) della Pipistrel Italia.
«In un aeroporto la cosa più importante è il volo: che si torni a volare è cosa di assoluta rilevanza - sottolinea il sindaco Ettore Romoli –. Ma non dobbiamo fermarci a questo: l’impegno di tutti è quello di trasformare il campo d’aviazione in un motore di sviluppo della città: ciò avverrà solo con l’insediamento della Pipistrel e di altre aziende aeronautiche».
Grandi foto alle pareti della struttura ricordano la 38ma squadriglia che vi ebbe sede ed è dedicato all'aeropittore Tullio Crali che con i suoi quadri fissò sulla tela i ricordi di Gorizia e della Scuola caccia. L'hangar ha una storia particolare che vale le pena di ricordare. Ceduto all'Italia dopo qualche anno dal termine del conflitto 14-18 dall'Austria in conto «danni di guerra», fu posto nell'attuale zona e solo dopo alcuni anni divenne, nell'ambito di una riorganizzazione o recupero dei più importanti aeroporti o campi di volo, sede della 38ma squadriglia del 21° Stormo osservazione aerea e successivamente sede del 4° Stormo caccia terrestre ivi costituito nel settembre 1931. Varie furono le vicende dell'aeroporto dal suo consolidamento infrastrutturale fra il 1924 ed il 1936 e diversi i reparti che nel corso degli anni vi ebbero sede temporanea, particolarmente nel corso della 2a guerra mondiale, edifici e piste che nel corso dei vari bombardamenti degli Alleati dopo l'8 settembre 1943 furono distrutti i parzialmente danneggiati. Il più resistente fu indubbiamente l'hangar che giunse al termine del conflitto ancora valido - sia pure "ferito" in alcune sue parti - e potè ospitare l'Aero Club Gorizia che con tenacia per molti anni svolse la quasi unica attività volativa consolidata con la modifica in Aero Club Giuliano dovuta all'assorbimento dell'Aero Club Trieste. Purtroppo vari fattori ridussero l'opera dell'Aero Club che piano piano giunse a cessare l'attività ripresa a volte per opera di vari appassionati del volo ma ora questa ripresa sembra abbia preso un buon avvio con l'Associazione "Duca d'Aosta" e ci sono i prodromi di una ripresa che potrà portare ad interessanti e proficui risultati.
(fra.fa.)
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