Addio a Schiozzi, dirigente dell’Arpa: professionista e donna diretta

Il decesso in pochi mesi, a soli 53 anni, a causa di un male incurabile. Laureata in Scienze Geologiche, al lavoro nella sede di via Lamarmora

Laura Schiozzi
Laura Schiozzi

Era cristallina, trasparente, coinvolgente, diretta e corretta. Una vitalità e un sorriso contagioso. Laura Schiozzi se n’è andata a soli 53 anni per un male incurabile che l’ha portata via in pochi mesi alla mamma, al compagno di una vita al quale aveva detto “sì” da poco, agli amici e ai colleghi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia.

Laureata in Scienze Geologiche, Schiozzi era responsabile, nella sede di via Lamarmora, della Struttura operativa semplice (Sos) Coordinamento Dipartimenti di Trieste e Gorizia – Centro regionale di riferimento scarichi e depurazione.

«Laura è stata per l’Arpa un esempio di professionalità, di dedizione e passione per il lavoro che svolgeva, di desiderio di offrire al pubblico tutte le risorse professionali e di competenza per migliorare l’ambiente in cui viviamo, fornendo i necessari supporti a tutti gli Enti che a lei si rivolgevano per collaborare con il fine ultimo della tutela ambientale», scrivono i colleghi ricordando il funzionario pubblico e anche le doti umane della persona. «La sua vitalità contagiosa e lo spirito di gruppo che aveva saputo creare resteranno sempre tra i colleghi dell’Arpa per portare avanti il bel messaggio che ha lasciato», scrive ancora l’Agenzia.

Tifosa della Triestina calcio, Schiozzi riusciva a distrarsi con una passione semplice quanto creativa: cucire e creare degli oggetti, a partire dalle borse. Ma la sua vita quotidiana professionale era all’Arpa e per questo viene ricordata dalla Regione. «La scomparsa di Laura Schiozzi lascia un vuoto umano e professionale profondo. È stata una figura centrale dell’Arpa Fvg, una guida competente e rigorosa», dice l’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro.

Il ricordo va in particolare ad alcune tematiche triestine: «La sua esperienza e la sua autorevolezza sono state decisive nella gestione delle criticità ambientali, a partire dalla Ferriera di Servola, e in molti altri dossier che hanno richiesto equilibrio, conoscenza e responsabilità. Alla famiglia e a tutta l’Agenzia va la mia vicinanza in questo momento di dolore».

Riproduzione riservata © Il Piccolo