Piazza Sant’Antonio tra le ruspe: «Finalmente si riqualifica, ma così feste penalizzate»
Primo weekend di cantieri davanti alla chiesa: lo spazio conteso da scavi, transenne e mercatini. Gli esercenti: «Bene la pavimentazione, però si doveva partire dopo Natale»

«Orca, ma dove si gira ora?», mormora la signora Margherita, disorientata. In una mano la spesa di frutta e verdura, nell’altra un mazzolino di fiori freschi, ha appena terminato i suoi acquisti al mercato del sabato e ora arranca tra le transenne e i cartelli del cantiere. «Ma dove passo mi ora...».
A mezzogiorno in piazza Sant’Antonio capita di pestarsi i piedi. Banchi ortofrutticoli, mercati di Natale, tavolini, turisti e, quasi in coda, residenti che tentano di recarsi in farmacia aggirando il cantiere che ha ormai invaso tutto il sagrato.
Anche l’abete illuminato è compresso dalle transenne della Rosso Srl, in questi giorni entrata all’opera con i primi scavi che produrranno i nuovi pavimenti del tratto dinanzi alla chiesa. Al sollievo di chi da anni attende che quel brutto asfalto fosse sostituito da più decorosa arenaria si accostano così le scocciature degli esercenti che con il cantiere dovranno convivere per dieci mesi. A partire dal periodo dei brindisi e degli acquisti natalizi.
«Ma perché iniziare i lavori proprio prima di Natale?», domanda una cliente del Bar Stella Polare. Il locale, come ogni sabato, è un continuo di caffè e scontrini, ma nel resto della settimana gli effetti del cantiere si fanno sentire. «Il giro di clienti è penalizzato, ce ne siamo accorti già in questi primi giorni: sarebbe stato meglio se fossero partiti in gennaio», riferisce la titolare Ana Maria Balaceanu.
Il tratto di piazza davanti al locale è stato destinato a deposito, scalzando i mercatini di Natale (limitati solo all’inizio di via Ponchielli). «La loro assenza – valuta Balaceanu – si fa sentire: meno persone che passano, meno affari». Il bicchiere mezzo pieno? «Avremo finalmente una bella piazza con pavimenti in sesto: niente più tavolini che ballano».
A essere più penalizzati sono soprattutto i pubblici esercizi affacciati dall’altra parte del cantiere, lungo via Paganini, nonostante la recente ripavimentazione ancora oggi meno attraversata della gemella via Ponchielli. «L’anno scorso avevamo i lavori davanti al locale, a questo giro il cantiere blocca la fine della strada: insomma, già di qui passano poco, ora ancora meno», consta il titolare dell’enoteca “La Bottiglia Volante” Luca Formenti. In generale, lo spirito natalizio è scarso. «Nonostante la via sia nuova – rileva – non è stata abbellita neanche da una luminaria, a differenza di via della Zonta qui accanto, più defilata».
«A tutti piace una piazza messa a nuovo, ma sotto le feste il cantiere rischia di penalizzarci», osserva Jelena Grujic, responsabile del punto vendita Barazzoni. Le transenne, in questo caso, oscurano gran parte delle vetrine.
«Avremmo preferito essere avvisati prima, e – valuta Grujic – che i lavori fossero partiti prima o, meglio, dopo le feste». Meno “assediata” la pizzeria “Il Barattolo”, almeno per il momento. «Per ora non abbiamo problemi, anche se più in là con l’avanzare dei lavori ci verrà chiesto di tirare via dehor e tavolini», riferisce Beatrice Procentese dalla cassa del locale. «In ogni caso – precisa – siamo contenti venga rifatta la piazza, vale la pena sopportare qualche disagio: speriamo che, poi, si intervenga anche sull’area della fontana, con più luce e potando le siepi, per una questione di sicurezza di notte».

Per il mercato la convivenza è meno semplice. Dalla sera alla mattina Roberta Ubaldini, dell’azienda agricola Kmetija-Debelis, si è ritrovata le ruspe attaccate al suo stand di ortofrutta. «Ci sentiamo tagliati fuori dal giro della piazza: molti dei nostri clienti – testimonia Ubaldini – sono anziani, e hanno più difficoltà a farsi strada, visti i passaggi ristretti».
Il cantiere in effetti chiude l’ingresso al giardino, e il via vai di clienti è più scarno del solito. «Il mio timore? Che la polvere – considera – degli scavi vada sulla verdura». «I clienti hanno difficoltà a entrare nel giardino, o capire che giro fare», testimonia Licia Furlan di Yasmine Fiori, che suggerisce: «Si potrebbe aprire un varco, almeno finché i lavori non interesseranno tutto il sagrato».

È possibile? «Siamo disponibili, assieme alla vicesindaco Tonel, a dialogare con chi è presente al mercato, per individuare migliorie che possano agevolare la loro attività», risponde l’assessore Michele Babuder.
Poi, «riconosciamo che il cantiere possa arrecare alcuni piccoli disagi, ma – commenta – resta un intervento atteso da anni, che porterà benefici alla zona: mi auguro che la serietà della ditta limiti al minimo i fastidi». E la scelta di iniziare proprio sotto Natale? «Per la loro durata i lavori avrebbero inevitabilmente toccato periodi centrali per la piazza: se non il Natale, la Pasqua, o CioccoltiAmo, o la Barcolana».
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