Lavori socialmente utili Comune “pigliatutto”

Non ha competenze dirette in tema di lavoro. Ma sul tema dei lavori socialmente utili (Lsu), dei lavori di pubblica utilità (Lpu), dei cantieri lavoro e dei voucher, il Comune di Gorizia si contraddistingue. Basta un dato: negli ultimi sette anni è stato dato un lavoro, seppure temporaneo e a “gettone”, a 356 goriziani con un investimento di oltre 3,6 milioni di euro.
Perché ne parliamo oggi? Perché c’è stata una nuova puntata che porterà un’autentica boccata d’ossigeno ai disoccupati in avanti con l’età: persone che, solitamente, hanno difficoltà a trovare un’occupazione e che vanno a rinforzare le schiere degli “inattivi”, coloro che non cercano nemmerno più un lavoro perché si sono stufati, si sono arresi di fronte all’assenza di opportunità di occupazione.
I nuovi
bandi
Il Comune di Gorizia, infatti, sta per attivare 26 nuovi posti di lavoro di pubblica utilità per donne over 50 e uomini over 55, grazie ai progetti elaborati dall’ente che, per primi sono stati trasmessi in Regione, riuscendo ad accaparrarsi tutto il budget previsto per l’intera provincia di Gorizia, ovvero un contributo di circa mezzo milione, cui il Comune aggiungerà un ulteriore quota per un totale di 523 mila euro. Insomma, Comune di Gorizia “pigliatutto” ed era già capitato negli anni passati.
A breve saranno aperte le iscrizioni al centro per l’impiego di Gorizia, che potranno essere effettuate, come detto, da donne di età superiore ai 50 anni e da uomini che abbiano superato i 55 anni, residenti in Friuli Venezia Giulia e disoccupati da almeno 8 mesi. Gli interessati, per poter partecipare alla selezione non dovranno percepire alcun ammortizzatore sociale nè essere titolari di pensione assimilabile a reddito da lavoro. Le 26 persone che riusciranno ad essere assunte avranno un orario settimanale di 32 ore e lavoreranno in svariati settori del Comune. Entrando nel dettaglio: 15 di loro saranno impiegati per custodia e vigilanza di strutture culturali, educative e socio-assistenziali, degli impianti sportivi. Altri sei saranno occupati in attività ausiliarie di supporto e intrattenimento nelle strutture socio-assistenziali e gli ultimi cinque lavoreranno nell’ambito di promozione, allestimento e custodia di mostre negli spazi museali ed espositivi e di attività di supporto per la fruizione dei servizi nella “Biblioteca ragazzi” del Comune.
Il rapporto di lavoro non si costituirà direttamente con il Comune di Gorizia, ma con le cooperative/imprese individuate quali soggetti attuatori dei suddetti progetti Lpu a seguito di specifico avviso pubblico.
L’entusiasmo del Comune
e l’attacco alla Provincia
Felice il sindaco Ettore Romoli. Che rimarca: «Da anni ormai il Comune di Gorizia, a differenza di altri enti che avevano più competenze in questa materia (chiaro il riferimento alla Provincia, ndr), si distingue per sfruttare al meglio tutti gli strumenti regionali per favorire l’occupazione, anche se provvisoria dei cittadini. Questo accade sia perché siamo fortemente impegnati nel cercare di sostenere le famiglie in difficoltà, soprattutto in momenti di crisi come quello attuale, sia per il particolare impegno dei dipendenti di alcuni uffici, nel settore del personale, che sono professionalmente molto preparati e attenti e si danno molto da fare per poter ottenere il massimo dei contributi previsti dalla Regione. A questo proposito, basta dare un’occhiata ai contributi e ai progetti ottenuti e realizzati dal 2009 ad oggi, periodo in cui abbiamo dato lavoro, pur se temporaneo, a 356 persone per un totale, fra stipendi e altri oneri, di oltre 3milioni 600 mila euro».
Soddisfazione viene espressa anche dal vicesindaco e assessore al Personale, Roberto Sartori. «Siamo consapevoli che si tratta di una goccia nel mare ma in momenti come questi è importante: sei mesi di lavoro per queste persone disoccupate, peraltro, già avanti con l’età e, quindi, con maggiori difficoltà a trovare lavoro, rappresentano un sostegno e mi auguro che la Regione attivi ulteriori bandi di questo genere».
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