Le Acli di Gorizia rilanciano “Adotta una bolletta”

Ad oggi sono stati raccolti 11.240 euro che non sono sufficienti a rispondere a tutte le richieste formulate dalle famiglie meno abbienti. La presidente Paoletti: «Chiediamo ancora uno sforzo ai goriziani»
Di Francesco Fain

Ad oggi sono stati raccolti 11.240 euro. Parecchi ma non abbastanza. E così le Acli provinciali rilanciano “Adotta una bolletta”, un’iniziativa nata nel periodo natalizio. «Ci piacerebbe che le persone che hanno maggiori disponibilità economiche continuassero a fare donazioni detraibili sul conto corrente messo a disposizione dalla Caritas: questo per pagare le bollette di luce, acqua o gas alle famiglie maggiormente in difficoltà. Lo diciamo non casualmente oggi, giorno di Pasqua», spiega Silvia Paoletti, presidente delle Acli provinciali. Che aggiunge: «Chiediamo ancora uno sforzo ai goriziani perché i nostri sportelli continuano ad essere presi d’assalto da persone che non sanno più dove sbattere la testa. Anche una minuscola bolletta da pagare è diventata, per loro, una condanna».

Agli 11.240 euro già raccolti se ne aggiungono altri 9.300 che sono stati stanziati nelle scorse settimane dalla Provincia a favore della Caritas diocesana: soldi da finalizzare ad «iniziative di emergenza sociale», riguardanti nello specifico la presenza sul territorio di persone senza fissa dimora. «Ribadisco quanto ho dichiarato a più riprese negli ultimi tempi: le famiglie sono in grande difficoltà e - rimarca la presidente provinciale delle Acli - non ce la fanno più. La crisi sta presentando il conto: il barile è stato raschiato fino in fondo e non c'è più nulla, non ci sono più risparmi per fare fronte alle emergenze. E questa situazione scaraventa nella depressione persone che, sino a qualche anno fa, vivevano bene, erano autonome, avevano un lavoro che garantiva loro le entrate necessarie per vivere con dignità. Negli ultimi otto mesi abbiamo avuto un aumento del 20 per cento di famiglie bisognose che si sono rivolte alle Acli: finora abbiamo aiutato un centinaio di persone ma i numeri sono destinati a crescere a dismisura». Quel che va detto è che l’iniziativa non è generalizzata. A beneficiare del contributo sono solo le famiglie che hanno veramente bisogno, non i “furbetti” che, purtroppo, ci sono e ci marciano in questo momento di crisi pesante. Acli provinciali e Caritas diocesana fanno, infatti, un’accurata cernita delle richiesta, scartando quelle che non rispondono a determinate caratteristiche.

Ricordiamo come promemoria che per aderire all’iniziativa, il conto corrente è Carità diocesana di Gorizia onlus tramite cc postale n. 10289494 ccb Credito Cooperativo di Lucinico Farra e Capriva, Iban It15o0862212401004000323364 con causale “Adotta una bolletta”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:crisisoldi

Riproduzione riservata © Il Piccolo