Le antiche strade romane riscoperte a Ronchi In arrivo quattro cartelli che raccontano la storia

Una scelta turistica che coinvolge i siti di piazza Unità e via Raparoni ma anche i rioni di Selz e Soleschiano valorizzando anche i reperti 
Altran Monfalcone-25.09.2011 Reperti archeologici-Villa Romana-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-25.09.2011 Reperti archeologici-Villa Romana-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

LA CURIOSITà

RONCHI

Il progetto continua e si implementa. L’obiettivo è quello di far conoscere quelle che furono le influenze romane a Ronchi dei Legionari e le tracce, magari oggi nascoste, di quell’epoca ormai remota. Considerata l’importanza culturale dell’argomento e al fine di rendere tangibile la testimonianza nella comunità di questi antichi percorsi romani, l’amministrazione comunale ronchese ha voluto ampliare la presenza di totem turistici-informativi e, quindi, verranno collocati quattro nuovi cartelli distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio.

«Andando a completare – spiega l’assessore alla Cultura, Mauro Benvenuto – un disegno storico organico anche in quei rioni che oggi ne sono privi». Le zone che sono state scelte sono nei pressi di piazza Unità d’Italia, in via Raparoni, in prossimità della Villa Romana, accanto alla chiesa di Santa Domenica, a Selz e in prossimità della chiesa di San Tommaso Apostolo, nel rione di Soleschiano.

«Sono convinto – dice Benvenuto – che è giusto far conoscere e rendere noto il passato e la testimonianza di prestigiosi insediamenti di origine romana come la villa di via Raparoni e il ponte romano. Credo che l’istallazione di questi cartelli coinvolgerà ancora di più i cittadini e consentirà di conoscere meglio e con maggiore consapevolezza la storia del nostro territorio. Come avevo promesso agli ideatori, siamo riusciti a proseguire il lavoro presentato negli anni passati, completando cosi un’iniziativa che sottolinea la volontà di questa amministrazione nell’approfondire la nostra storia in tutti i periodi in cui è stata coinvolta».

I cartelli storico-turistico sono stati curati nei minimi dettagli grazie anche all’impaginazione e grafica di Alfio Scarpa. Già nel 2019 il Comune aveva accolto la proposta di due storici e studiosi appassionati, Diego Cencig e Raimondo Pantarotto, che avevano approfondito, con analisi e studi, la viabilità romana del territorio ronchese e aveva installato rispettivamente in piazza Santo Stefano e in via San Lorenzo due cartelli storico turistici relativi all’”Antica viabilità nel territorio tra l’isonzo ed il Timavo”. Un lavoro indirizzato a evidenziare la presenza di antiche tracce e brevi tratti della viabilità preromana e romana della città, compresa l’esistenza del ponte romano in località villa von Hinke. Proprio uno di questi cartelli è stato posizionato accanto alla chiesa di San Lorenzo dove vi è una testimonianza tangibile del ponte romano. C’è una pietra, infatti, che ha trovato posto durante i lavori di costruzione della recinzione dell’area parrocchiale.

Ora verrà messa in risalto la consolare Via Postumia, la prima grande storica strada capace di attraversare la futura Decima Regio romana Venetia et Histria e il ponte romano, che fece parte di un ampio progetto di risanamento dell’originario e paludoso collegamento stradale alto Adriatico fra occidente e oriente costruito ai tempi della realizzazione della consolare Via Postumia sia attraverso un testo di descrizione, sia attraverso la grafica. Il ponte venne edificato per valicare un vecchio passo tra due alture carsiche attualmente denominate villa Hinke a Ovest e Zochet a Est. Tali siti erano lambiti dalle acque di esondazione che alimentavano un antico ramo pedecarsico del fiume Isonzo. —



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