Le bici in manutenzione Il bike sharing integrato per ora rimane in stallo

Emanuela Masseria
È tempo di manutenzione straordinaria per le biciclette del bike sharing comunale. Diversi mezzi da qualche tempo non sono più disponibili: sono stati prelevati per provvedere al ripristino dei danni provocati da alcuni atti vandalici. Un insieme di interventi sono appena stati affidati dal Comune per una spesa complessiva di circa 13 mila euro. Del restyling si occuperà la ditta InTeSe con sede a San Donà di Piave.
«È un intervento che avevamo in sospeso da tempo e riguarda dei danni che normalmente non riusciamo a risolvere con tempestività, dato che non c’è un gestore del servizio - commenta l’assessore al Patrimonio Francesco Del Sordi -. Visto che la manutenzione è a nostro carico, procediamo quando abbiamo a disposizione delle cifre da impegnare. Si sommano così più riparazioni che sono “di massa”. Si tratta comunque di normali danni da vandalismo di vario genere. Niente di grave ma c’è un po’ di tutto: freni consumati, gomme tagliate, luci rotte, eccetera».
Se il quadro della situazione non appare grave, pare che ci sia invece un certo stallo per la creazione della app transfrontaliera che dovrebbe consentire di avere delle postazioni di bike sharing integrate tra Gorizia e Nova Gorica. «Stiamo cercando di trovare una soluzione che potrebbe facilmente risolversi con l’annunciata applicazione. Bisognerà poi individuare almeno due postazioni, sui due lati del confine, che funzionino da interscambio. Ci sono però dei problemi amministrativi. In Slovenia sono molto veloci con la burocrazia, noi no. Quando si parla di progetto di “città unica” bisogna pensare anche a questo. Sono belle le idee, ma poi si scontrano con la realtà che è quella di due Paesi diversi, con norme diverse»,conclude Del Sordi.
Sul tema del bike sharing in questi giorni il GectGo ha divulgato alcune informazioni (più ottimistiche). Sul sito del Gruppo europeo di cooperazione territoriale che riunisce Gorizia, Nova Gorica e Sempeter– Vrtojba si ricorda che l’obiettivo dell’area transfrontaliera è potenziare l’uso della bicicletta anche in una prospettiva turistica. «A questo proposito, i due sindaci hanno concordato di istituire stazioni di bike sharing transfrontaliere e hanno deciso che il nome del futuro sistema sarebbe stato scelto dai cittadini locali. Il nome vincente, Go2Go, è stato selezionato tramite una votazione online».
L’ambizione è quella di avere, entro il 2025, un sistema integrato di bike-sharing attivo e funzionante, gestito dal GectGo con il supporto dei due comuni. Uno degli obiettivi è anche creare elementi di urbanistica, mobilità e connettività fisica congiunti. «Le città di Nova Gorica e Gorizia hanno annunciato che nel 2025 hanno in programma più di 600 eventi culturali e più di 60 progetti con partner di 34 paesi. Ciò significa – si legge ancora nel sito del GectGo – che le due città, come un’unica area urbana, hanno l’opportunità di diventare uno snodo importante nell’Unione europea». Grazie allo sviluppo comune del sistema di prestito, le biciclette potranno essere noleggiate e poi restituite nelle diverse stazioni sull’area. Le stazioni saranno posizionate in prossimità dei principali punti d’interesse urbani (uffici, stazioni). Il sistema servirà principalmente la popolazione locale (lavoratori, studenti, anziani) che attraversa regolarmente il confine, ma anche i turisti. Queste attività sono anche complementari al progetto Isonzo gestito dallo stesso GectGo. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo