Le comunità istriane ricordano le vittime di foibe ed esodo
Il rito
La chiesa di Santa Rita ieri ha ospitato la tradizionale messa in ricordo di tutti gli esuli giuliano-dalmati defunti in esilio, organizzata dall’Associazione delle comunità istriane. Si tratta di un’occasione di raccoglimento sempre molto intima e sentita a Tr ieste. Ha officiato il cappellano dell’Associazione, don Davide Chersicla, ricordando come solo «chi agisce per amore obbedisce alla legge divina e ottiene la pace dallo Spirito santo».
Il parroco di Santa Rita, don Samuele Cecotti, ha pregato per tutte le vittime delle guerre, dell’odio e in particolare delle foibe e dell’esodo istriano, invitando al «perdono» e alla «riconciliazione». Ha poi letto l’ultima omelia scritta nel 1946 da beato Francesco Bonifacio. Dieci giorni prima di essere assassinato, il futuro martire affermava che «per salvarsi è necessario amare il signore e il prossimo come se stessi, al di sopra degli interessi del mondo», ricordando che per Gesù il prossimo può essere «uno straniero o un connazionale, un amico o un nemico». E che «se tu fossi dissanguato, ti lasceresti aiutare anche dal tuo avversario politico». —
li.go.
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