Le due palestre del Rocco off limits
Ma allo stadio Rocco piove letteralmente sul bagnato. Se una specie di braccio di ferro si è innescata tra Comune e Unione 2012 per l’utilizzo del campo di calcio, dalle due palestre interne sono state sfrattate prima le società di pallavolo e poi quelle di basket che le utilizzavano, loro però assolutamente incolpevoli. Anzi, in questo caso sul banco degli imputati viene messo il Comune e a farlo è Daniele Bassi presidente dalla Tergestina, la società che si occupa della gestione delle palestre cittadine in orario extrascolastico. La grana è esplosa in modo definitivo venerdì scorso allorché anche la seconda palestra del Rocco è stata dichiarata off-limits per motivi di sicurezza facendo così saltare trenta turni di allenamento e lasciando sette società di basket, femminili e maschili (la metà circa di quelle che non hanno una palestra propria) prive di una sede per allenarsi.
«Tutto è incominciato addirittura nel febbraio scorso - riassume Bassi - allorché si è messo a piovere dentro la palestra dove si allenavano le squadre di pallavolo. Si è scoperto che l’acqua proveniva dall’impianto di riscaldamento e la palestra è stata chiusa, mentre le formazioni di pallavolo hanno dovute essere dirottate in altri impianti. Poi nonostante i miei ripetuti solleciti al Comune, tutto è rimasto fermo. Finalmente di recente sono intervenuti i tecnici e hanno scoperto che i pannelli del soffitto non sono sicuri e che su un muro si sta aprendo una pericolosa crepa». Di conseguenza non soltanto quella palestra è rimasta chiusa, ma per questioni di sicurezza è stata dichiarata off-limits anche quella del basket.
«Un intervento rapido - accusa Bassi - avrebbe permesso di effettuare i lavori già quest’estate quando l’attività agonistica è pressoché ferma. Ora il Comune ha promesso una rapida ricerca delle sedi alternative di allenamento per queste squadre perché la pallacanestro triestina è in ginocchio». (s.m.)
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