Le magliette viola anti-sfortuna

Vince l’Argentina. Ad aggiudicarsi la 46ma edizione del Festival mondiale del Folklore è stato il gruppo “Lasuma”. Durante l’esibizione di sabato sera, il pubblico ha premiato la compagnia sudamericana prima con un lungo applauso, poi con i voti sulle schede del Premio simpatia che ieri pomeriggio hanno portato alla proclamazione in piazza Battisti. La lotta però è stata all’ultima preferenza perché il Trofeo “Castello di Gorizia” è stato conteso agli argentini dal fluorescente e rumorosissimo gruppo “Pom’ Kanel” della Martinica. Gli scatenati e colorati performer dell’isola caraibica hanno dovuto accontentarsi del secondo posto e dell’Oscar per la dinamicità della danza assegnato dalla giuria tecnica. L’Argentina, invece, oltre al riconoscimento più importante, ha portato a casa l’Oscar per la stilizzazione della danza. Quello per la migliore autenticità complessiva è stato appannaggio degli sloveni (“Ivan Navratil” di Metlika), mentre i francesi (“Les Berthmalais” di Saint Girons) si sono aggiudicati quello per la coreografia. Del gruppo “Akademi Sanat Dernegi” di Nicosia (Cipro Nord) ai giudici sono piaciuti l’equilibrio e l’armonia della performance. L’Oscar per il repertorio e l’esecuzione musicale è finito, invece, nelle mani dei sardi “Su Masu” di Elmas. Nella bacheca dei greci “Agios Ioannis o Theologos” di Meteora Tessalonica è andato, infine, il riconoscimento legato alla varietà dei costumi presentati. I premi del memorial dedicato a Sergio Piemonti sono stati assegnati alle scuole “Ancelle del Gesù”, “Sant’Angela Merici” e “Pecorini” per aver investito nella promozione e conservazione delle tradizioni popolari. Le premiazioni sono seguite all’ormai tradizionale parata nel centro della città. I gruppi sono stati accompagnati dalla banda “Città di Cormons” e da quella dei donatori di sangue di Villesse. Con loro hanno sfilato lungo corso Italia, corso Verdi e via Petrarca, per arrivare in piazza Battisti anche i colleghi austriaci della banda di Lienz, gli sbandieratori di San Gemini e i gruppi fuori concorso (“Santa Gorizia”, “Danzerini di Lucinico”, “Balarinis de Riviere”, “Chino Ermacora”, “Danzerini Maniaghesi”, “Lis Zirandulis”, “Kal Nad Kanalom”, “Federico Angelica” e “Pasian di Prato”. Nonostante il caldo e la giornata da spiaggia, non è mancato l’affetto del pubblico, ma anziché concentrarsi nel tratto centrale del percorso, le presenze si sono diluite lungo tutto il tracciato. Nonostante questo, almeno per quanto riguarda l’appuntamento della domenica pomeriggio, i numeri rimangono tuttavia lontani da quelli registrati nel passato. Il bilancio rimane comunque positivo. Lo dimostrano i tanti applausi e i tanti fotografi amatoriali che hanno cercato di realizzare lo scatto perfetto. «Sono molto soddisfatto di come è riuscita quest’edizione – osserva il presidente dell’associazione Etnos Stefano Minniti -. Le performance sono state splendide e mi auguro che i gruppi abbiano apprezzato la partecipazione della città in occasione delle varie esibizioni. L’esperimento del giovedì con le anteprime in diversi punti del centro storico è stato un successo e l’anno prossimo lo riproporremo, magari ampliandolo in qualche modo».
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